Ne prenderà contezza domani il sindaco, Franz Caruso, quando, nel frattempo, l’atto sarà notificato all’Avvocatura comunale e forse anche all’Osl, l’Organismo di liquidazione, insediatosi a Palazzo dei Bruzi all’indomani del riconoscimento del dissesto finanziario, per il quale l’attuale amministrazione ha varato un piano ventennale allo scopo di ripianare le pendenze dell’Ente. Sullo sfondo una recente sentenza della Corte d’Appello che condannerebbe il Municipio al pagamento di circa un milione di euro al Consorzio Valle Crati.
Ne parla soddisfatto il presidente, Maximiliano Granata, pronto a sottolineare. «In totale accoglimento delle nostre tesi difensive, la Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Terza Civile, con sentenza n. 1367/2023, ha rigettato integralmente l’appello proposto dal Comune di Cosenza avverso la sentenza del Tribunale di ordinario di Cosenza n. 2299/2019 del 12-15/11/2019, con condanna dell’Ente appellante al pagamento delle spese di lite. La presente controversia concerne il debito maturato dal Comune di Cosenza nei confronti del Consorzio – spiega ancora Granata – e pari alla quota a quest’ultimo dovuta dall’ente in quanto consorziato per l’obbligazione assunta dal Consorzio Valle Crati nei confronti di Fisa Italimpianti Spa per i servizi resi nel periodo 1998/2000. È stato messo in evidenza il modus operandi del Comune di Cosenza che con un atteggiamento di lite temeraria non paga i servizi, compreso la gestione del sindaco Franz Caruso, per spalmare i debiti di gestione sugli altri comuni consorziati.
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