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Sparatoria di Diamante, chiesti 34 anni di carcere per i tre De Rose

Il pubblico ministero della Procura di Paola, Mariolina Bannò, a seguito di articolata requisitoria ha chiesto la condanna per i tre imputati nel procedimento penale scaturito a seguito del duplice tentato omicidio in un bar di Diamante. Sono stati invocati 15 anni per Massimo De Rose, 10 anni per Mattia De Rose e infine 9 anni per Alessandro De Rose. Si ritornerà in aula per la discussione delle parti civili, rappresentate dagli avvocati Francesco Liserre e Luigi Crusco, nonché per le arringhe dei difensori degli imputati, gli avvocati Maurizio Nucci, Cristian Cristiano, Francesco Santelli e Antonio Crusco, il 10 gennaio. Per quella data è difatti prevista la sentenza di primo grado. Nel frattempo su istanza dell’avvocato Maurizio Nucci è stata sostituita per Massimo De Rose la custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari. Massimo, Alessandro e Mattia De Rose, rispettivamente di 42, 35 e 25 anni sono stati arrestati a febbraio dello scorso anno. Sono ritenuti responsabili del ferimento di Stefano Perugino, titolare di un bar nei pressi del lungomare di Diamante. Parallelamente per i fatti accaduti sul lungomare di Diamante lo scorso anno è stato indagato anche Gianluca Perugino, il figlio dell’uomo ferito. Tuttavia la posizione di quest’ultimo, su cui gravava un procedimento penale, è stata archiviata.

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