«Gli imprenditori di Confindustria Cosenza si sono stretti in un caloroso abbraccio intorno al collega Giovanni Termine la cui azienda è stata vittima di un ulteriore atto intimidatorio con danneggiamento di un mezzo consumato in maniera efferata e con evidente segno di sfida». Lo si legge in un comunicato. «E' così - prosegue la nota che il presidente degli industriali cosentini Giovan Battista Perciaccante ha inteso aprire i lavori del Consiglio Direttivo dell’Associazione convocato per fine anno in forma allargata con la partecipazione di tutti gli imprenditori associati.
«La legalità - ha esordito il presidente Perciaccante - è un valore imprescindibile per tutta la comunità e per ciascun cittadino e rappresenta un fattore chiave per chi fa impresa, produce reddito e distribuisce ricchezza sul territorio. La forte recrudescenza criminale che siamo costretti a registrare, non lascia dormire sonni tranquilli e non consente di garantire la giusta serenità negli ambienti lavorativi e aziendali in cui operiamo. E questo non è accettabile».
«Quello che serve - ha continuato il presidente di Confindustria Cosenza - è una decisa politica di contrasto alla criminalità organizzata supportata da una efficace attività di prevenzione territoriale con il coinvolgimento attivo delle forze sane della società civile ed economica, per garantire i principi della concorrenza leale e della libertà di fare impresa».
Giovanni Termine era seduto al tavolo della presidenza, a fianco del presidente Perciaccante con il past presidente Fortunato Amarelli, il presidente f.f. di Ance Cosenza Giuseppe Galiano ed il direttore Rosario Branda. «Dopo aver ringraziato i colleghi ed i vertici di Confindustria Cosenza per il sostegno e la solidarietà ricevuta, l’imprenditore Termine - continua la nota - si è soffermato sulle tante intimidazioni subìte, cui hanno fatto seguito relative e puntuali denunce alle autorità competenti, ed ha avuto modo di raccontare l’ultimo accadimento evidenziando la spregiudicatezza di malviventi che si sono presentati incappucciati nel cantiere sito nel comune di Amantea, hanno malmenato alcuni operai intenti a lavorare e prima di andare via hanno dato fuoco all’auto della vigilanza». Il presidente Perciaccante ha informato i colleghi di aver inoltrato al Prefetto della provincia di Cosenza la richiesta di un’apposita riunione del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza che ha ricevuto immediato riscontro. Numerosi gli interventi degli imprenditori presenti dai quali «è emerso con chiarezza di come occorra impegnarsi sempre di più per affermare il principio che la legalità conviene. Perchè non è solo una questione di civiltà - scrive Confindustria - ma anche di convenienza economica ed il rispetto delle regole oltre a rappresentare un valore sociale assoluto in ogni paese che possa definirsi civile, diventa un bene prezioso per le ricadute sul sistema economico».
Nel concludere i lavori, Perciaccante, portando a sintesi gli stimoli ed i suggerimenti emersi dalla discussione, ha preannunciato che, con il collega componente il Consiglio Generale di Confindustria Natale Mazzuca, si renderà promotore di «una importante iniziativa in direzione dell’affermazione della legalità che vedrà protagonisti tutti gli imprenditori calabresi».
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