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Capodanno nel Cosentino: 11 tonnellate di fuochi pronti per la consegna nella Sibaritide, denunciato il venditore e 5 acquirenti

Avevano preparato un’autovettura piena zeppa di fuochi d’artificio detenuti illegalmente ed erano pronti a venderli in tutta la Sibaritide.
I Finanzieri del Gruppo di Sibari, alla fine di una complessa e articolata attività investigativa finalizzata a prevenire e reprimere i fenomeni illeciti in materia di produzione, detenzione, trasporto e commercializzazione di artifizi pirotecnici, anche in vista dell’arrivo delle festività natalizie e di fine anno, hanno denunciato a piede libero sei persone alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari sequestrando oltre 700mila fuochi d’artificio, per un quantitativo pari a oltre 11 tonnellate.

L’indagine svolta dai militari guidati dal Colonnello Giuseppe Maniglio è scaturita da alcuni sequestri di materiale pirotecnico effettuati nei confronti di diversi soggetti/acquirenti nell’ambito dei quotidiani controlli svolti lungo le arterie stradali della Piana di Sibari. Alla luce degli elementi raccolti è stata svolta una capillare attività info- investigativa sull’intero territorio dell’Alto Ionio Cosentino, con cui è stata ricostruita l’intera filiera di approvvigionamento, effettuando mirate perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di soggetti sui quali sono emersi significativi indizi di attività illecite. In particolare, i finanzieri sibariti hanno rinvenuto e sequestrato l’ingente quantitativo di fuochi d’artificio, ammucchiati senza alcuna cautela anche a bordo di un’autovettura già pronta per le consegne sul territorio. Il materiale recuperato appartiene a categorie che, dato il potenziale rischio elevato di esplosione, avrebbe potuto essere manipolato solo da professionisti del settore ma, invece, è risultato essere nelle disponibilità di un soggetto con precedenti specifici di polizia, il quale, infine, è risultato essere gestore di fatto di un deposito illegale di materiale esplodente, privo delle necessarie autorizzazioni prefettizie e pronto a finire sul mercato irregolarmente.

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