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Scuola a Cosenza, c'è tensione in vista del concorsone. E i dirigenti scolastici...

Diritti e doveri. L’universo scuola è in tensione anzitutto per il concorsone dei docenti, ma parallelamente viaggia la selezione per i dirigenti scolastici. In Calabria i posti sono solo undici, quindi speranze limitate per tutti. E non è finita, perché sono decine i dirigenti scolastici già in carica impegnati fuori regione e che da tempo sperano di potere rientrare in qualche modo.

Ritorno al passato

Sulla selezione per i presidi interviene il segretario regionale della Uil Scuola Rua, Andrea Codispoti, il quale ricorda che in tutta Italia sono 587 i posti disponibili, ma la selezione «torna ad essere su base regionale, dopo l’esperienza del precedente bando che aveva prodotto una graduatoria nazionale. La forzatura del precedente concorso che assumeva su base regionale pescando da una graduatoria nazionale viene superata tornando al vecchio modello di selezione: concorsi in ciascuna regione e graduatorie regionali. Del resto, il ruolo di dirigente scolastico, a seguito dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, è stato giustamente incardinato su base regionale. Il ds è garante dell’offerta formativa all’interno di un territorio di riferimento, che si presume debba conoscere costruendo relazioni virtuose con il sistema degli enti e delle istituzioni locali e, soprattutto, con le famiglie e gli studenti. Il leader regionale della Uil Scuola Rua aggiunge come «con l’ultimo concorso abbiamo invece assistito alla collocazione fuori dalla propria regione di circa mille dirigenti scolastici, provenienti in massima parte dalle regioni del sud, che solo in parte sono riusciti ad ottenere trasferimento nella propria regione».

Le speranze dei venti

Codispoti sottolinea come «a causa del dimensionamento che ha falcidiato le autonomie scolastiche soprattutto al Sud (solo in Calabria meno 79), diversi Uffici scolastici regionali hanno dichiarato “zero posti” per la mobilità interregionale. Ad oggi, sono circa una ventina i dirigenti scolastici calabresi che lavorano fuori regioni e che aspettano di rientrare e poter offrire la loro professionalità maturata in questi anni alla scuola calabrese. Se il ministero prevede la disponibilità di posti in Calabria, crediamo che bisogna contemperare la legittima attesa dei docenti calabresi a partecipare ad un concorso su base regionale con il diritto dei dirigenti a rientrare nella loro regione. La stessa questione vale per molte regioni del Sud e quindi chiediamo che il Ministero e gli Usr chiariscano quali azioni intendano prendere per risolvere tale situazione», sigilla Codispoti.

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