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Rende, ecco le sette opere da completare

I primi obiettivi da centrare nel 2024: progetti strategici tutti riconducibili ad Agenda Urbana

Nuovo anno, vecchi propositi e progetti. Il 2024, per Rende, deve necessariamente portare a compimento le sette "opere" strategiche inserite in Agenda Urbana. Tutte destinatarie di cospicui finanziamenti e nuove forme di partecipazione. Si tratta, nello specifico, del Parco Robinson, del Centro sull'autismo, dell'ex Crai, di Palazzo Basile, dell'Apea, del nuovo sistema di illuminazione e dell'impianto sportivo di via Vanni.

Parco Robinson

Leggendo tra gli atti ufficiali di Agenda urbana, il progetto finanziato riguarda la realizzazione di spazi di partecipazione e inclusione sociale nei parchi urbani. La strategia è rendere il parco elemento centrale dell’area urbana. Il Parco deve diventare parte di un “corridoio ecologico” che partendo dal Viale Mancini arriverà fino all’area dello Stadio di Cosenza e comprenderà il Parco Nicholas Green, il futuro Parco fluviale sul Campagnano, l’area del Marchesino con le strutture sportive e il Parco Acquatico di Rende".

Centro Autismo

Parte da Rende la rete di servizi dedicati alle famiglie con persone affette da disturbo dello spettro autistico. È uno dei progetti di punta del programma di Agenda urbana. Stiamo parlando dell'adeguamento e successiva riconversione dell’ex Centro sociale sito su Viale dei Giardini a Rende in un centro di ricerca e di trattamento di eccellenza per l’autismo. Un servizio terapeutico rivolto ai bambini residenti e dei comuni limitrofi affetti da disturbi dello spettro autistico. La struttura è composta da un piano interrato, un piano terra e un piano ammezzato per la sola parte a Sud.

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