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Cosenza, la scuola pubblica è a rischio. Non fa più da ascensore sociale

Sindacalisti, politici e tecnici denunciano le minacce a un pilastro della democrazia. Drammatica la carenza di asili nido: in Calabria solamente un bambino su dieci ha accesso al servizio di prima infanzia

La scuola che verrà tra autonomia differenziata, piano di dimensionamento, asili nido che mancano, diritto allo studio e molto altro. Riflessione a più voci lunedì pomeriggio nel liceo scientifico “Enrico Fermi” che ha accolto un’affollata iniziativa promossa dal sindacato Usb cittadino. Nella sala, gremita, assieme a molti prof, personale ata, studenti, cittadini e politici, erano presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali Franco Iacucci e Ferdinando Laghi.
I lavori sono stati aperti dalla dirigente scolastica del “Fermi”, Rosanna Rizzo, la quale ha auspicato una scuola che guardi soprattutto agli studenti e possa recuperare la funzione di ascensore sociale. Nella sua introduzione Pino Assalone dell’Usb Cosenza ha rivolto critiche all’autonomia differenziata che smantellerà il sistema nazionale dell’istruzione pubblica, al dimensionamento scolastico percepito non solo come un danno per le stesse istituzioni scolastiche, ma come un progetto politico che ha voluto colpire il sud.

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