Due agenti e un sovrintendente sono stati aggrediti nella Casa circondariale di Paola da un detenuto. L’accaduto è stato stigmatizzato dai sindacati di polizia penitenziaria (Sinape e Sappe). In particolare viene denunciata non solo l’aggressione ma anche la grave situazione lavorativa all’interno dell’istituto di pena. Nell'istituto paolano sono difatti ristretti diversi detenuti con patologie psichiatriche in sezioni comuni. Appena un mese fa erano anche state sottratte a un agente le chiavi della sezione detentiva. Lo stesso detenuto che poi 30 giorni più tardi si è reso protagonista della recente aggressione minacciando di ripetere azioni simili. Il segretario generale del Sappe Donato Capece chiede quindi che si provveda ad attuare l’ultima direttiva dipartimentale a riguardo di aggressioni al personale. Sulla questione anche il segretario regionale del Sinappe, Fabio Viglianti, unitamente al segretario locale Marco De Seta, si è detto allarmato. Andando nel dettaglio viene riferito come nei giorni scorsi intorno alle ore 21.30 circa, un detenuto italiano con problemi psichici, mentre veniva visitato dal medico presso l’infermeria della Casa Circondariale, senza un motivo preciso, dava in escandescenza aggredendo fisicamente un sovrintendente e due agenti presenti sul posto, i quali tuttavia, grazie alla prontezza di riflessi, riuscivano a bloccarlo e ricondurlo nella sua camera di pernottamento, riportando la situazione in totale sicurezza.
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