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Morte del maresciallo Caruso a Corigliano Rossano, condannati tre funzionari e il titolare della ditta

Otto mesi, pena sospesa, per omicidio colposo. Il Comune dovrà risarcire

Pronunciata ieri, nel tribunale di Castrovillari, la sentenza per la morte del maresciallo dei carabinieri in pensione Emanuele Caruso, deceduto dopo essere stato colpito alla testa da un palo della luce mentre passeggiava per strada a Corigliano. Condannati, limitatamente all’accusa di omicidio colposo, ad 8 mesi, con pensa sospesa, Luigi Spezzano 62 anni, titolare dell’impresa appaltatrice per conto dell’ex Comune di Corigliano del servizio di Manutenzione degl’impianti di pubblica illuminazione e i funzionari comunali coinvolti all’epoca Filomena De Luca 48 anni, Antonio Durante 70 anni, Franco Bua 69 anni. Gli stessi sono stati invece assolti dagli altri capi di imputazione, ossia di disastro colposo cooperazione colposa e rovina di struttura. Assolto invece, da tutti i capi di imputazione, il funzionario comunale, oggi in pensione, Antonio Amica di 70 anni. Condannato, infine, il Comune di Corigliano Rossano al risarcimento del danno, da quantificarsi in separata sede, con concessione di provvisionale provvisoriamente esecutiva in favore dei confronti dei familiari del maresciallo deceduto, ossia la moglie e i due figli, che si erano costituiti parte civile nel processo e sono stati rappresentati dagli avvocati Giovanni e Aldo Zagarese.

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