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Sanità, scuola e politica: troppa violenza a Cosenza

Riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con il Provveditore agli Studi e i dirigenti dellì’Asp bruzia. Presenti la presidente della Provincia Succurro e i sindaci di Bisignano e S. Maria

Il Cosentino è in “ebollizione”. Le intimidazioni condotte contro gli amministratori pubblici, le minacce e le aggressioni subite dagli operatori sanitari, i gravi episodi registrati in danno di dirigenti e personale scolastico hanno indotto il prefetto, Vittoria Ciaramella, a convocare un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Un Comitato al quale hanno partecipato il provveditore agli Studi, Loredana Giannicola, la presidente della Provincia, Rosaria Succurro, i sindaci di Santa Maria del Cedro e di Bisignano, Ugo Vetere e Francesco Fucile e i massimi rappresentanti di tutte le forze di polizia presenti sul territorio.
Con il Provveditore agli Studi è stato affrontato il fenomeno degli atti di violenza in danno dei docenti: l’ultimo ha riguardato Aldo Trecroci, dirigente del liceo “Scorza”, schiaffeggiato dal padre di una studentessa nel corridoio dell’istituto d’istruzione. Il confronto in seno al Comitato è stato promosso allo scopo di favorire un collegamento diretto tra il mondo della scuola ed i presìdi di sicurezza finalizzato a cogliere tempestivamente i segnali premonitori di azioni violente. Tutti i partecipanti hanno comunque convenuto sulla necessità di evitare l’immagine di una scuola presidiata privilegiando, invece, un’azione congiunta di sensibilizzazione culturale e di risveglio delle coscienze invocando un maggiore coinvolgimento dei genitori nel ruolo educativo dei ragazzi. Insomma, non possono essere solo i docenti a imporre ai ragazzi e alle ragazze condotte ispirate alla convivenza civile e alla buona educazione.
Dalla scuola alla sanità, il passo è stato breve. Con i dirigenti dell’Azienda sanitaria provinciale, infatti, si è discusso dei ripetuti atti di violenza subiti da medici e infermieri in ogni angolo della nostra provincia. La disanima è stata ampia e dettagliata mirando alla evidenziazione delle cause organizzative che conducono a reazioni tanto eccessive - sovraffollamenti nei centri di emergenza, assenza di notizie cliniche, lunghezza delle liste di attesa - ed all’individuazione delle carenze infrastrutturali di vigilanza e protezione. Ai componenti del Comitato sono stati quindi illustrati gli interventi risolutivi in fase di realizzazione che, per quanto riguarda le misure infrastrutturali di sicurezza, faranno tesoro dei suggerimenti forniti dalle forze di polizia a seguito di approfonditi sopralluoghi.

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