Cosenza

Domenica 24 Novembre 2024

Quattro professori al capezzale dell’ospedale di Cosenza e... all'Unical

In una Calabria dalla sanità malata, sedotta e abbandonata, preda e carnefice, il policlinico universitario dell’Annunziata si è imposto come un miracolo vero all’interno di uno scenario deformato da illusioni politiche e promesse tradite. Una svolta accademica che prende forma e sostanza con il reclutamento dei docenti e ricercatori destinati a salire in cattedra in ateneo ma anche a guidare i reparti assistenziali in ospedale. Assunzioni che sono state distillate attraverso l’alambicco di una call a cui hanno risposto 272 professionisti dal curriculum importante, da Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Roma, Bergamo. Tra le adesioni, 55 sono state da parte di professori universitari, 22 di primari in ospedali pubblici, 106 di dirigenti, 28 da medici in ruoli apicali nella sanità privata e ben 44 domande sono arrivate da “cervelli di ritorno”, medici calabresi in servizio strutture nazionali o estere, anche in posizioni di responsabilità, e che gradirebbero un ritorno a Itaca da docenti universitari. La scelta finale segue le linee guida tracciate dal rettore Nicola Leone e dal commissario dell’Azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar che hanno in mente un percorso di sviluppo della facoltà di Medicina e chirurgia Td rafforzando, pure, la qualità dell’offerta sanitaria dell’Annunziata. Michele Provenzano, Gianluigi Zaza, il rettore Nicola Leone, Antonio Curcio e Carlo Capalbo

In cattedra

Quattro i docenti medici assunti (tre attraverso concorso e uno da procedura di scambio). In tre riceveranno l’incarico di direttore di Unità operativa complessa: Carlo Capalbo guiderà Oncologia; Antonio Curcio, Cardiologia; e Gianluigi Zaza dirigerà Nefrologia, dialisi e trapianti. Il quarto medico assunto è Michele Provenzano, ricercatore di Nefrologia all’università di Bologna. Zaza, arriva da Foggia e vanta una lunga esperienza all’università di Verona. E' specializzato nell’attività di gestione dei pazienti con malattia renale cronica e, soprattutto, nella gestione dei portatori di trapianto renale. Nello stesso reparto arriva Provenzano, un “cervello di ritorno” dal momento che è originario di Paola ed è il più giovane tra i nuovi assunti (ha solo 36 anni) pur avendo maturato una notevole esperienza clinica all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Altro rientro importante è quello di Carlo Capalbo, originario di Acri, che torna in Calabria, grazie all’Unical in virtù di uno scambio docenti con l’università Sapienza di Roma, dove ricopriva la posizione di professore di Oncologia medica con incarichi di alta specializzazione nell’ospedale Sant’Andrea anche per i trattamenti con terapie innovative.

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