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Rende, ponte completato... ma bloccato. È stato inaugurato abusivamente

Divelte le reti di protezione dell’attraversamento ciclopedonale sul Campagnano. Gli amatori della Fiab denunciano le erbacce che già feriscono le nuove piste ciclabili appena realizzate nel territorio di Rende

«Mentre a Roma si discute...» commentava amaramente un grande autore latino oltre duemila anni fa. Parole perfettamente utilizzabili anche oggi nella nostra area urbana per raccontare quanto sta avvenendo da giorni nel cantiere ormai completato d’una delle opere simbolo di quella che dovrebbe/potrebbe essere la città unica: il tanto atteso e finalmente realizzato ponte ciclopedonale che lega, lontano dal traffico, Viale Francesco e Carolina Principe a Rende con Viale Giacomo Mancini a Cosenza. L’opera è terminata da tempo, almeno dal lato cosentino, ma l’inaugurazione tarda ad arrivare. Intanto cittadini poco rispettosi della legge e della sicurezza il ponte lo hanno... battezzato autonomamente valicando in maniera abusiva le recinzioni che proteggevano il neonato attraversamento ciclopedonale tanto dal lato cosentino quanto da quello rendese. Dove, però, una recinzione da cantiere complica il percorso abusivo al di là del ponte.

Cos’è

I lavori, finanziati con fondi dell’Agenda urbana per il lato cosentino, sono stati appaltati da Palazzo dei Bruzi per 185.097,23 euro. Consegnati il primo giugno dell’anno passato, sarebbero dovuti terminare lo scorso 18 novembre. Almeno così raccontava il tabellone che illustrava l’importante opera edilizia. Per quanto riguarda Rende, invece, si inseriscono nell’iter di ammodernamento del Parco Robinson.

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