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“Gentlemen 2”, cadono i capi d'accusa nei confronti del presunto boss della Sibaritide Pasquale Forastefano

Pasquale Forastefano

Disposta la scarcerazione per Pasquale Forastefano, presunto boss della Sibaritide, uno dei 25 arrestati nell'ambito dell'operazione "Gentlemen 2" (inchiesta internazionale sulla droga). Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato tutti e dieci i capi d'accusa nei confronti di Forastefano che, secondo l'accusa, guiderebbe un'associazione coinvolta nel traffico di droga e armi a livello internazionale, con contatti in Spagna, Serbia, Sud America ed Europa. Si sostiene che abbia diretto l'associazione insieme a Nicola Abbruzzese, gestendo le trattative per l'importazione di grandi quantità di hashish, eroina e cocaina. Le autorità giudiziarie di Francia, Paesi Bassi e Belgio, con il coordinamento di Europol ed Eurojust, hanno hackerato un server utilizzato da Forastefano e altri per comunicazioni criptate, rivelando dettagli sul traffico di droga e armi. Forastefano ha contestato le accuse ma il Tribunale del Riesame ha confermato la sua custodia in carcere.

Contro l’accusa di direzione dell’associazione e di altri otto capi d’accusa riguardanti le importazioni di droga ed armi da tutto il mondo, Forastefano Pasquale aveva proposto ricorso al Tribunale del riesame, il quale lo scorso 3 luglio aveva confermato l’ordine di custodia in carcere. Anche tale decisione è stata impugnata da Forastefano davanti alla Corte Suprema di Cassazione, la quale - all’esito dell’udienza che si è tenuta il 05/12/2023 - ha accolto integralmente il ricorso presentato dagli Avvocati Pasquale Di Iacovo del Foro di Castrovillari e Cesare Badolato del Foro di Cosenza e di conseguenza ha annullato con rinvio per nuovo esame tutti e dieci i capi d’accusa contestati all’indagato.

Per quanto riguarda la maxinchiesta “Gentlemen 2”, in conseguenza dell’annullamento con rinvio da parte della Cassazione, nei confronti dell’indagato si è celebrato martedì scorso un nuovo giudizio davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, il quale - tenuto conto delle indicazioni che gli sono state fornite dai giudici romani – hanno accolto il ricorso degli Avvocati Di Iacovo e Badolato, disponendo l’immediata liberazione di Forastefano Pasquale dal carcere di Parma, in cui lo stesso si trova detenuto al carcere duro del 41-bis.

Forastefano comunque resta in carcere, perché condannato in primo grado nel processa “Kossa”.

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