Accusa e difesa si confrontano sulle condizioni meteo registrate il 20 agosto 2018. Poggia sostanzialmente sui procedimenti seguiti dalla Protezione Civile regionale – in particolare sugli avvisi pluviometrici – l'attuale percorso giudiziario che sta cercando di far luce su eventuali responsabilità sulle morti del Raganello.
Il Secondo Collegio penale, infatti, ha calendarizzato altre due udienze, una a maggio a l'altra a giugno, proprio per provare ad accertare le responsabilità finite a carico di quattro sindaci dell'area del Pollino e dei gestori del servizio che si occupava delle passeggiate all'interno delle gole del Raganello. Le indicazioni più importanti emerse dalla prova dibattimentale sono arrivate dall'ex coordinatore della protezione civile regionale, dott. Paolo Cappadona, il quale ha illustrato il funzionamento del sistema di allerta meteo previsto al momento dell'esondazione del Raganello. La testimonianza del geologo ha messo in risalto numerose problematiche, tanto che lo stesso Cappadona, e questo probabilmente anche per altri casi, decise di lasciare il suo incarico. Dalla giornata emerge anche l'assenza di altre responsabilità a carico di Enti. Numerose sono le parti lese che si sono affidate agli avvocati Pierpaolo Cassiano, Fulvio Barca e Manuela Macario (ieri presenti in udienza), quindi agli avvocati Elio Maria Addante, Giulio Manna, Alfonso Perito, Mauro Moretti, Erika Villanova, Pasquale Corigliano e Giulio Manna.
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