Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Duro colpo ai signori della droga tra Cassano e Castrovillari: sette arresti

Blitz antidroga tra il Pollino e la Sibaritide. Nella mattinata odierna i carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno eseguito una misura di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di 7 persone e notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad ulteriori 4, tutti ritenuti gravemente indiziati, in virtù degli elementi raccolti ed in attesa dei successivi sviluppi considerata l’attuale fase del procedimento, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti
L’operazione scattata alle prime luci dell’alba tra i Comuni di Castrovillari e Cassano all’Ionio, in cui sono stati impegnati oltre 60 militari appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza e compiuta con il prezioso supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, ha interessato un totale di 11 persone. Dalle indagini preliminari è emerso come si occupassero in modo sistematico e continuativo dello smercio di sostanze stupefacenti riuscendo a soddisfare la diffusa domanda nelle diverse piazze di spaccio.

L'origine dell'indagine

L’attività di indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Castrovillari coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari ha avuto origine a seguito di vari servizi di osservazione, controllo e pedinamento all’esito dei quali nell’ottobre del 2021 nei pressi dell’abitazione di T.E. - sottoposto alla misura cautelare in carcere - veniva controllata una persona subito dopo aver ricevuto una dose di eroina che ingeriva nel tentativo di eludere il controllo dei militari dell’Arma. È a questo punto che gli investigatori hanno intrapreso una serie di attività tecniche grazie alle quali sono stati ricostruiti con elevata probabilità dimostrativa, tre distinti ed autonomi filoni riconducibili a diverse persone del territorio del Pollino, che cedevano innumerevoli dosi di eroina, cocaina, hashish e marijuana agi vari acquirenti.
I riscontri hanno permesso di ipotizzare come i pusher, nonostante utilizzassero vari escamotage durante le conversazioni per evitare che i Carabinieri capissero le reali illecite condotte, grazie a snodati collegamenti criminosi avessero diversi canali di rifornimento, inquadrati nella vicina Cassano all’Ionio ed anche nel Comune di Rosarno, da cui riuscivano ad attingere più ingenti quantitativi di stupefacente da immettere successivamente nel mercato al dettaglio.

I dettagli

Dall'inchiesta è risultato che, in particolar modo D.V. e D.F., entrambi destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, dopo essersi procurati la droga dalla zona della piana di Gioia Tauro, l'hanno nascosta all’interno di barattoli in vetro occultati in mezzo agli alberi dei terreni limitrofi alle proprie abitazioni. Gli stessi si sono avvalsi inoltre di più corrieri che, facendo da cosiddetta “staffetta”, cambiavano periodicamente le autovetture utilizzando anche veicoli a noleggio.
Dalle meticolose indagini dirette dalla Procura di Castrovillari, ed in prima persona dallo stesso Procuratore della Repubblica, dottor Alessandro D’Alessio, è emerso, sempre a livello di gravità indiziaria, come molti degli accordi diretti tra venditori ed acquirenti di droga avvenissero anche con altri sistemi di messaggistica istantanea nel tentativo di eludere l’intercettazione. Monitoraggio ad ogni modo assicurato e continuato da parte dei carabinieri e dai cui è emerso come gli appuntamenti avvenissero quasi giornalmente in tutte le disparate fasce orarie. I vari indagati, alcuni dei quali contestualmente sottoposti a misure limitative della libertà personale che approfittavano dei permessi orari concessi, incontravano gli acquirenti muovendosi anche a piedi o in bicicletta in modo da non destare particolari sospetti e poter consegnare le dosi richieste, per un consistente giro di affari quotidiano.
L’attività investigativa ha anche interessato S.P. (sottoposto alla misura cautelare in carcere), A.L. (sottoposto alla misura cautelare in carcere) S.G. (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari), M.S. (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari) e S.L. (notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari), soggetti ritenuti vicini a Maurizio Scorza, ucciso a colpi d’arma da fuoco nell’aprile del 2022 in contrada Gammellone, a Castrovillari, insieme alla compagna Hedhli Hanene.

Le misure cautelari

L’intero impianto accusatorio raccolto dalle indagini svolte dall’Arma dei carabinieri con il coordinamento della Procura di Castrovillari, oltre ad aver permesso di rinvenire e sequestrare oltre 2 chili di droga tra cocaina, eroina, hashish e marijuana, affonda un deciso colpo al mercato della droga nell’area del Pollino coinvolgendo 11 indagati, di cui 5 trasferiti nel carcere di Castrovillari e 2 sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia