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Bisignano, a una svolta le indagini sulla morte di Fumarola

Nuovi interrogatori a circa 5 anni dall’atroce delitto. Il corpo fu rinvenuto tra Moccone e Serricella

È un periodo di intensa attività investigativa sul territorio di Bisignano, costantemente sorvegliato dalle Forze dell’Ordine.
I carabinieri della locale Stazione guidati dal maresciallo Annabella Crocco, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Rende con il capitano Mariachiara Soldano, stanno assicurando una presenza costante sul territorio. Anche in questo contesto, le voci che si fanno sempre più insistenti sono legate ad una possibile svolta sull’omicidio del 25enne Luigi Fumarola, ucciso a colpi di arma da fuoco ed abbandonato in una zona impervia sulla strada che dalla vasca del Moccone va verso Serricella.
Il suo corpo, in avanzato stato di decomposizione, venne trovato il giorno di Ferragosto del 2019, vale a dire ormai circa cinque anni addietro. Il caso è stato riaperto, già sul finire del 2022, rifacendosi agli atti dell’inchiesta antimafia contro le cosche del cosentino, “Sistema”. Emergeva che di Luigi ci sarebbero state intercettazioni indirette che, in qualche modo, ne tracciavano le ultime ore di vita e forse pure un movente dell’omicidio. Del caso si occupava quindi la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che già attenzionava ormai da tempo un giro di droga in città. Successivamente, siamo al processo “Reset”, alcune dichiarazioni potevano ricondurre all’omicidio. Di questi giorni nuovi interrogatori di “persone informate sui fatti” nei locali della Compagnia carabinieri di Rende. Tutto farebbe pensare che si possa essere ad una svolta. Resta il giusto riserbo da parte degli inquirenti anche se, tra le maglie della giustizia, si fa breccia la fiducia comprovata da intercettazioni.

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