Grave carenza di personale che ha portato all’accorpamento di più reparti all’Azienda ospedaliera cosentina. Insistono i segretari aziendali di Nursing Up (Andrea de Cicco), Cisl (Giuseppe Bonasso) e Cgil (Pamela Bevacqua) che chiamano in causa il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera cosentina, Vitaliano De Salazar.
«Un disastro che comincia nella prima linea dell’Annunziata” ormai diventato l’approdo dei malati di tutta la provincia», scrivono i rappresentanti delle tre sigle in una nota, «per non parlare dell’esasperazione dei pazienti e dei numerosi episodi di aggressione verso i dipendenti, che devono destreggiarsi, per non subire la rabbia dell’utenza ormai stanca. I sanitari sono vittime di un sistema ormai malato, vale a dire: oltre al danno anche la beffa. Liste d’attesa infinite e carenza di personale riducono l’ospedale di Cosenza in un perenne codice rosso - senten ziano De Cicco, Bonasso e Bevacqua - come se non bastasse, nonostante la richiesta di chiarimenti, l’Azienda ad oggi non garantisce l’applicazione di tanti istituti contrattuali. Per non parlare della richiesta d’intervento all’Ispettorato del Lavoro. La crisi sta raggiungendo il punto di non ritorno tra l’indifferenza di tutti in un ospedale Hub che è il punto di riferimento di un’intera provincia». Anche il Pronto soccorso pediatrico nelle ultime ore vive nel caos. Non solo gli adulti, anche i bambini ora aspettano anche 3-4 ore prima di essere visitati. Alcuni si presentano con ferite ma devono aspettare perché il chirurgo è in sala operatoria per urgenze».
In un’altra nota anche la Cgil Fp Cosenza (primo firmatario il segretario generale Alessandro Iuliano segnala il mancato rispetto del Contratto e il demansionamento dei medici. «Segnalazioni rimaste senza nessun riscontro. Attendiamo, infatti, risposta sia alla segnalazione del 13 dicembre 2023 e sia al sollecito inviato il 12 gennaio con i quali affrontavamo la questione dell’utilizzo del personale medico per effettuare le prenotazioni per le visite di controllo sul sistema informatico. Qui i medici si vedono costretti a svolgere anche il ruolo di amministrativi», aggiunge Iuliano.
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