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Cosenza, una esplosione di colori per dire “no” all’infibulazione

Molto partecipata l’iniziativa organizzata dai volontari de “La Terra di Piero” che, iniziata ieri, andrà avanti anche oggi

Gomitoli di solidarietà, fili di vita intrecciate. Fino all'Africa. Già da ieri piazza Bilotti, a Cosenza, è diventata una delle zone della città più colorata e più affollata d'amore.
Una piazza invasa da circa duemila coperte, una vera e propria esplosione di colori, realizzate grazie al lavoro e all’impegno di tantissime volontarie de “La Terra di Piero”, una tra le tante associazioni di volontariato, più attive della città, che attraverso una manifestazione, destinata ad entrare nell'elenco delle iniziative solidali senza confini, lancerà un forte urlo, di rabbia e di indignazione, contro una pratica, disumana, usata in Africa su bambine e ragazze: l'infibulazione. La manifestazione, “InfibulaZero”, ha visto e vedrà anche oggi i volontari dell'associazione di via Consalvo Aragona, diretta dal presidente Sergio Crocco, alias “Canaletta” e dedicata al ricordo, sempre vivo, di Piero Romeo, uno dei tanti padri degli Ultrà Cosenza, mettere in vendita coperte di lana, interamente lavorate a maglia e a mano.
Il progetto lanciato nei mesi scorsi dall’associazione cosentina ha portato alla realizzazione di una coperta gigante, fatta di coperte all’uncinetto, esposta fino ad oggi in piazza Bilotti con l’intento di ricoprire l’intera superficie. Oltre a sensibilizzare sul tema in questione, l’evento mira a raccogliere fondi per costruire scuole in Tanzania e Zambia, due Paesi in cui la pratica dell’infibulazione è ancora molto diffusa. «Ogni coperta è unica –ha spiegato Sergio Crocco– e rappresenta un messaggio di speranza per le donne che hanno subito l’infibulazione. Non possiamo certo risolvere questo fenomeno, ma possiamo tentare di far diminuire questa pratica attraverso la cultura e l'istruzione. Abbiamo notato che dove ci sono più scuole, questa pratica è meno diffusa. L’infibulazione, lì dove non c’è cultura, viene spesso praticata e l’istruzione apre davvero la mente, in quei posti ancora di più, e permette alle ragazze, compiuto il 14esimo anno di vita, di dire no e ad avere una vita più decente.
La partecipazione al progetto è stata aperta a tutti. Hanno preso parte oltre a tantissime volontarie anche gli anziani ospiti di Rsa, alcune detenute della casa circondariale di Castrovillari, le Pro Loco. Così come numerose sono state le coperte arrivate anche da tutta Italia», ha concluso Crocco. «Ho avuto il privilegio di partecipare stamattina con la mia nipotina a questa magnifica manifestazione», ha commentato Anna, una delle tante signore presenti in piazza. «E sono stupefatta dalla solidarietà e dall'amore che ho visto in azione ma anche commossa nel vedere il lavoro e l'impegno profuso delle volontarie de La Terra di Piero e di tante altre associazioni di volontariato», ha aggiunto.
«Perché questa manifestazione non è solo un grido di rabbia e indignazione contro l'infibulazione, ma soprattutto un messaggio di speranza per le donne che hanno subito questa pratica disumana. Ogni coperta rappresenta un simbolo di speranza e di sostegno per loro» ha concluso.

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