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Castrovillari, dopo il taglio delle erbacce spuntano le antiche vestigia

Quei “tesori” nascosti ai piedi della Basilica tornano visibili i resti d’una chiesa del XVIII sec.

Due indagini per la Soprintendenza. La pulitura del Canale di Sant'Aniceto, infatti, ha fatto riemergere le mura di una probabile chiesa (gli storici fanno cenno a San Nicola dei Bulgari) abbandonata nel tredicesimo secolo insieme ad un abitato, molto presumibilmente Tervia. L'agglomerato sarebbe stato distrutto completamente dalla Curia, nel XVIII secolo, perché ritenuto meta per riti pagani. Fin qui la leggenda e le indicazioni rilevate su alcuni libri storici della città. Ma è chiaro che, proprio nell'ambito delle mura cittadine, sono presenti diversi altri siti che andrebbero monitorati, verificati, messi in rete, studiati per comprendere grande parte della storia cittadina. Aree di pregio che racchiudono la leggenda e che, per cause non chiare, risultano inghiottite dai rovi o sepolti come succede alle catacombe della Madonna del Castello. Il sito non è stato in alcun modo studiato. Soprattutto nel periodo in cui venne sistemato, nel 2012, un rudimentale canale di scolo che innesta parte della fognatura cittadina all'interno della vecchia condotta. Meglio rilevare come, e questo allo stato, la cavità non è stata monitorata (con gli scanner) nella sua parte più antica. Diventa particolarmente facile scorgere degli archi di travertino.

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