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Ospedale di Cosenza, la rete delle... sottrazioni

La riorganizzazione dei servizi assistenziali priverà il capoluogo bruzio della Terapia intensiva pediatrica che verrà spostata a Catanzaro

Il tentativo del governatore-commissario, Roberto Occhiuto, di mettere ordine dentro i cunicoli d’una rete ospedaliera colabrodo nutre di nuove tensioni lo scontro col sindaco Franz Caruso. Il nuovo piano regolatore dell’assistenza sanitaria in Calabria prevede la chiusura della Tearapia intensiva pediatrica dell’Annunziata. Non una ipotesi ma una certezza che affiora dalle pieghe del documento: «Nella nuova programmazione si prevedono 5 posti letto di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) nell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Dulbecco” di Catanzaro. Rimangono attivi i 4 posti letto dedicati, compresi in quelli di Terapia Intensiva dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, fino all’attivazione dei posti letto della “Dulbecco”». L’obiettivo di Occhiuto è quello di creare un centro unico d’eccellenza regionale a Catanzaro (con un Dea di secondo livello pediatrico) evitando di disperdere risorse in giro tra gli ospedali della regione. Del resto, il piano della rete ospedaliera tiene conto dei livelli crescenti di intensità e specializzazione delle cure che identificano quattro categorie di strutture dedicate all’emergenza pediatrica ospedaliera, funzionalmente integrate al Dipartimento d’Emergenza. Ci sono i presidi ospedalieri di base, i Dea di primo livello, i Dea di secondo livello e l’unico Dea di secondo livello pediatrico (alla “Dulbecco”).

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