Quarant’anni in magistratura. Vissuti a cavallo di due diversi codici di procedura penale e di intere generazioni di avvocati e magistrati. Mario Spagnuolo ha festeggiato la pensione con una cerimonia tenuta nella biblioteca del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. «Ora mi dedicherò agli studi di diritto tributario» ha detto il procuratore conversando con i giornalisti «perché è una materia che mi interessa molto, fra l’altro continuerò a presiedere la Corte di giustizia tributaria qua a Cosenza, non mi allontanerò molto dal mondo della giurisdizione. Continuerò a studiare, a leggere i miei libri e a fare la vita che tutto sommato facevo prima».
Alla cerimonia sono intervenuti, rendendo testimonianza, l’avvocato generale dello Stato, Beniamino Calabrese, il vicepresidente dell’Ordine forense, Pierluca Bonofiglio, il presidente del Tribunale, Maria Luisa Mingrone, il prefetto, Vittoria Ciaramella, il sindaco del capoluogo, Franz Caruso, l’avvocato Ninì Feraco per la Camera penale, il magistrato Maria Luigia D’Andrea in rappresentanza dei colleghi in servizio in Procura. In aula c’erano il procuratore di Locri, Giuseppe Casciaro, quello di Vibo, Camillo Falvo, quello di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, quello di Lamezia, Salvatore Curcio, l’ex procuratore bruzio, Dario Granieri, il presidente del tribunale di Castrovillari, Massimo Lento, il presidente della Corte di assise bruzia, Paola Lucente, il presidente della Sezione Gup-Gip, Piero Santese e decine di altri magistrati e avvocati. Con loro l’arcivescovo, Giovanni Checchinato, il generale dell’Arma Pietro Salsano, il questore Giuseppe Cannizzaro, il comandante provinciale dei carabinieri, Agatino Saverio Spoto, il comandante della Finanza, Giuseppe Dell’Anna, il comandante dei vigili del fuoco, Giampiero Rizzo, il direttore del carcere, Marialuisa Mendicino.
Nel suo intervento di commiato Mario Spagnuolo ha ripercorso le tappe di una intensa carriera partita come giudice civile e poi snodatasi nel campo penale assumendo ruoli diversi. Chiudendo ha detto: "Ne è valsa la pena!".
“Il Procuratore Mario Spagnuolo ha assolto alle sue funzioni con lealtà, impegno e dedizione e, soprattutto, con una grande onestà intellettuale. Oggi che lascia l'incarico, per raggiunti limiti di età, avvertiremo certamente la sua assenza da quelle aule di giustizia che abbiamo frequentato assiduamente e insieme da più di 40 anni, e dove si sono sviluppati confronti sempre contrassegnati dal rispetto reciproco” ha detto il Sindaco Franz Caruso partecipando questa mattina al Palazzo di Giustizia di Cosenza alla cerimonia di commiato del Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, che ha lasciato l'incarico per il raggiungimento dell'età pensionabile. “Il dottor Spagnuolo rappresenta – ha aggiunto Franz Caruso – un esempio di assoluta dedizione al dovere, al servizio della legalità e della giustizia. Ruolo che ha saputo svolgere sorretto da una cultura non comune, non solo giuridica, ma che ha spaziato in tanti altri ambiti. La stima nei suoi confronti, oltre che nelle aule del Tribunale di Cosenza, si è trasferita anche nella casa comunale, durante la mia esperienza alla guida della città. Oltre ad aver avuto l'onore di ospitarlo nel Palazzo municipale in occasione di cerimonie e convegni importanti, con lui, lo scorso anno, abbiamo firmato un accordo di collaborazione attuativo del progetto “Insieme per la Giustizia” avente per destinatarie le persone beneficiarie di Reddito di cittadinanza che hanno sottoscritto il Patto per il lavoro o il Patto per l'inclusione sociale. Il progetto “Insieme per la Giustizia”, del quale siamo stati antesignani in Calabria, prevedeva la diretta partecipazione dei beneficiari alle attività lavorative quotidiane specifiche dei diversi servizi della Procura della Repubblica di Cosenza. In particolare funzioni ausiliarie e di supporto agli uffici di destinazione. Anche per questo, oltre che per tutto il lavoro svolto per la nostra comunità, mi sento di esprimere gratitudine al Procuratore Spagnuolo al quale auguro di trascorrere una pensione serena e ancora foriera di tante soddisfazioni”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia