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Corigliano Rossano, le vendono una scuola di Roma all’insaputa del Comune

Un’imprenditrice coriglianese nel 2021 ha acquistato da un privato l’immobile che ospitava l’Istituto “Parini”

La storia ha dell’incredibile, e se non ci fossero di mezzo profili di carattere penale, farebbe anche sorridere, richiamando una epica scena cinematografica di Totò quando vede ad un ignaro emigrato italiano la Fontana di Trevi. Eppure la questione ha dei contorni che andranno chiariti, con alcuni dei protagonisti pronti a difendere la verità dei fatti ed anche la loro onorabilità. Partiamo dall’assunto. Per come rimbalzato sulla cronaca nazionale, il comune di Roma, pronto a investire ben 8 milioni di euro del Pnrr in un immobile che ospitava una scuola per realizzare un polo culturale, scopre da una banale ricerca al catasto, che la struttura è stata venduta nel 2021 ad una società agricola di Corigliano Rossano. Ad essere stata tirata in ballo nella vicenda è la titolare dell’azienda agricola “Futur-E” - con sede a Corigliano-Rossano, precisamente nell’area urbana di Rossano in contrada Amica che avrebbe acquistato un edificio sito in Roma, precisamente in Piazza Capri, ed un tempo sede della rinomata scuola “Parini” di proprietà comunale. Come ciò sia stato possibile, ossia che un bene di proprietà del comune di Roma sia stato venduto a un privato senza che il comune capitolino lo sapesse, nessuno lo sa. Neanche il consulente della ditta in questione riesce a spiegarsi l’inghippo, avendo fatto sapere che la transazione è stata fatta in base a documenti regolarmente esibiti da un privato, che però in questo arco di tempo è venuto a mancare.
Ma chi ha confezionato il “pacco”? Al momento va chiarito ce nei confronti della titolare dell’azienda agricola non è stato emesso alcun provvedimento e allo stato si è agito in buona fede.
Di certo è che dopo la rilevanza che ha suscitato la notizia la titolare della azienda di Corigliano Rossano, ha  dichiarato di essere totalmente estranea a qualunque “equivoca” vicenda e, al fine di tutelare i suoi diritti ed interessi in ogni opportuna sede Giudiziaria, ha conferito incarico agli avvocati Francesco Nicoletti e Giusy Acri per tutelare anche la propria immagine aziendale in seguito alle notizie che sono tate date sulla vicenda.
La nota imprenditrice è stata infatti additata di aver posto in essere condotte “contra legem”, al fine di acquisire l’edificio ormai in disuso che una volta ospitava la scuola, con un rimbalzo di notizie che hanno avuto effetti negativi sull’immagine aziendale. «A seguito dell’onda anomala mediatica che ne è scaturita – hanno fatto sapere gli avvocati Nicoletti e Acri – e che si è abbattuta contro la nostra assistita, è doveroso evidenziare e specificare che – asseriscono i due legali – non è stato notificato alcun provvedimento giudiziario nei confronti dell’imprenditrice e che, pertanto, la stessa, allo stato, non risulta indagata di qualsivoglia ipotesi di reato. La nota imprenditrice si dichiara totalmente estranea a qualunque equivoca vicenda e, all’uopo, ci ha conferito incarico al fine di tutelare i suoi diritti ed interessi in ogni opportuna sede Giudiziaria».

 

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