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Corigliano Rossano, nel palazzetto razzolavano i tacchini

Il Municipio si riappropria della struttura sportiva che un privato aveva adibito ad allevamento e deposito agricolo. Si chiude una brutta pagina di storia. Il sindaco ha ripreso possesso dell’immobile

Quel palazzetto dello sport di Insiti aveva visto giorni migliori. Prima d’essere ridotto a un letamaio aveva ospitato gare d’una certa levatura. Poi all’improvviso il buio. Una brutta pagina sulla quale sono state scritte vicende durate decenni terminate ieri mattina. La struttura, che era stata occupata da un privato, è tornata nel patrimonio del Municipio ausonico-bizantino. L’occupazione abusiva dell’immobile e dell’area circostante, durata anni, è terminata con la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 30 marzo. Sentenza con cui i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso del Comune ribaltando la sentenza del Tar Calabria che aveva annullato l’ordinanza del dirigente del settore 9 Patrimonio del comune di Corigliano Rossano del 9 marzo 2023, con cui era stato ordinato lo sgombero dell’immobile occupato abusivamente. All’interno dell’immobile, ieri mattina, è stato trovato di tutto. C’era persino un allevamento di tacchini e tanto sterco. In ogni caso il sindaco Flavio Stasi, col supporto della Polizia Locale, Polizia di Stato, Settore Manutenzione, Settore Autoparco, Settore Ambiente ed Unità DeCoRo, ha ripreso possesso del palazzetto. Un’operazione, quella dello sgombero, che la comunità ausonico-bizantina attendeva da anni, per cui il privato è stato obbligato al rilascio immediato dell’immobile abusivamente occupato. «Una sentenza – recita la nota del Comune – ampiamente motivata che va a concludere definitivamente l’annosa vicenda che contrapponeva l’ente pubblico e il privato occupante abusivo di un bene pubblico».

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