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Rende, spesi migliaia di euro. Ma i Totem non sono mai entrati in funzione

Ne sono stati posizionati diversi in città come anche nel capoluogo bruzio. Avrebbero dovuto facilitare il dialogo tra amministrazione e cittadini, nell’ambito della cosiddetta mobilità sostenibile

Nel mirino degli uffici comunali ed in particolare dei tre commissari reggenti c’è il nuovo bando pubblico per la pubblicità comunale. Sia per i manifesti che per le cosiddette “paline” alle fermate degli autobus. Una gara che a breve sarà resa pubblica. In città, oltre ai cartelloni di questi giorni colorati e diversi dai soliti, sussistono - da anni - i totem.
Sono posizionati in diverse parti di Rende ma nessuno sembra funzionare. Anzi, tutt'altro. Cosa c'è “dietro”? Chi ne risponde? Sono, anch'essi, interessati al nuovo bando ed alle attenzioni della triade commissariale? Probabile. Il focus riguarda i totem Urban Generation di Rende che riguardano anche Cosenza, non funzionanti, ma per i quali sono stati spesi migliaia di euro.
Un progetto che avrebbe, in teoria, dovuto coinvolgere l’intera area urbana, la cui finalità oltre ad essere quella di rendere smart l’intera area urbana, prevedeva l’installazione di defibrillatori semi-automatici utilizzabili in caso di emergenze. La Cgil Giovani più volte ha denunciato il fallimento di tale progetto, lo scarso interesse da parte dei cittadini, lo sperpero di soldi pubblici senza benefici per la collettività, il tutto nell’indifferenza delle istituzioni. La “vergogna” è stata cristallizzata anche sulla stampa nazionale grazie ad un’inchiesta del giornalista Raffaele Oriani di Repubblica, che si è occupato dello sperpero dei fondi Ue in Calabria, qualche tempo fa.
La cifra utilizzata e messa a disposizione? «Un milione e mezzo di euro per rivoluzionare la mobilità di centro storico e polo universitario».

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