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Pronto soccorso di Cosenza senza primario. Pd e M5S: “Occhiuto cosa dice?”

L’attacco dei consiglieri regionali Iacucci, Bevacqua e Tavernise. Nella notte problemi per un paziente che si è scagliato contro il personale e i carabinieri ma è stato subito sedato

L’ingresso del pronto soccorso all’Annunziata di Cosenza

Gli ultimi giorni hanno descritto una sanità oltre la quale non s’intuisce una possibile via d’uscita. Giorni in cui si sono alternati retroscena sussurrati, silenzi eloquenti e scenari d’una sofferenza che ha chiuso il giro d’orizzonte nel Pronto soccorso. Le dimissioni del primario Pietro Scrivano hanno riacceso i riflettori su un reparto che è un fronte sotto assedio perché i lavori di ammodernamento del reparto di emergenza-urgenza hanno ridotto gli spazi della degenza. E non ci sono posti liberi nemmeno in corsia. Da tempo, i servizi assistenziali non riescono ad... assistere i pazienti. La cruna dei ricoveri si è talmente ristretta che, spesso, anche i malati critici restano fuori, in attesa che si liberi un letto nelle degenze. La prima cosa che incontri entrando nell’ospedale hub, che sulla carta dovrebbe essere luogo di alta specializzazione, sono gli occhi di medici e infermieri. Occhi tristi, occhi stremati di chi si sente ostaggio di un sistema che non è in grado di proteggerli.
Le dimissioni di Scrivano preoccupano anche la politica. In una nota, firmata dal vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Iacucci, e dai capigruppo Mimmo Bevacqua (Pd) e Davide Tavernise (M5S), affiora la preoccupazione per le «dimissioni del primario del Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Cosenza, Pietro Scrivano, che vogliamo ringraziare per la professionalità e l’abnegazione dimostrata nello svolgimento del suo lavoro. Quell’addio per noi è la fotografia di un disagio non più sostenibile all’Annunziata. Una situazione sempre più grave che finisce per coinvolgere tanto gli operatori sanitari ormai allo stremo, quanto i pazienti. Esattamente due mesi fa abbiamo incontrato i vertici dell’ospedale civile di Cosenza nel corso di una visita ispettiva all’azienda, e abbiamo avuto modo di toccare con mano le problematiche che insistono in questa struttura. Difficoltà che di fatto compromettono il diritto alla cura dei cittadini, né si riesce a programmare compiutamente un miglioramento del servizio sanitario pubblico. Oggi non possiamo che ribadire al commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar quelle che per noi continuano ad essere le priorità da risolvere, prime fra tutte il potenziamento della rete dell’emergenza-urgenza e della medicina di prossimità e del territorio. Due aspetti che devono viaggiare parallelamente al fine di fornire risposte adeguate. Risposte che vorremmo soprattutto dal presidente, Roberto Occhiuto, che è anche commissario alla sanità in Calabria. Nonostante gli annunci ancora siamo all’anno zero e nel frattempo il governo ha inflitto nuovi e pesanti tagli».

 

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