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È partita la corsa per la guida della procura di Cosenza

La designazione del capo della magistratura inquirente cittadina s’incrocerà con i destini degli uffici di Catanzaro, Paola e Crotone

Un posto in palio tra mille incastri. Si apre la fase di successione al procuratore capo Mario Spagnuolo, andato in pensione nelle scorse settimane. L’ufficio della magistratura inquirente del capoluogo è molto ambito per via del vasto territorio su cui ha competenza e per il numero dei pubblici ministeri su cui può contare.
Ambiscono a dirigerlo il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, che ha esperienza sul nostro territorio perchè impegnato negli annhi scorsi come pm antimafia; il procuratore vicario di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, coordinatore della maxioperazione “Reset” e di altre importanti inchieste condotte sia nell’area urbana che nel Paolano; Domenico Fiordalisi, consigliere di Cassazione, già procuratore capo di Lanusei e Tempio Pausania, in servizio in passato come pubblico ministero sia in città che a Paola; Vincenzo Luberto, già procuratore aggiunto di Catanzaro, a lungo pubblico ministero nel capoluogo bruzio e attualmente sostituto procuratore generale di Reggio Calabria.
Il Consiglio superiore della magisrtratura sarà chiamato a determinarsi entro il prossimo autunno. In città, peraltro, dovrà essere scelto anche il nuovo presidente del Tribunale, chiamato a sostituire Carmela Mingrone. Risultano candidati Gabriella Reillo, già facente funzioni come presidente della Corte di appello di Catanzaro; Loredana De Franco, giudice di sezione penale nel capoluogo di regione e già in servizio in città come Gip ed a Castrovillari come presidente di sezione del Tribunale; Maria Concetta Belcastro, presidente di sezione civile a Catanzaro; e Domenico Fiordalisi che è pure candidato, come detto, alla guida della procura.
Più complicata la scelta del capo della magistratura inquirente di Paola: il posto è rimasto vacante dopo l’uscita di scena di Pierpaolo Bruni, approdato a Santa Maria Capua Vetere.
I candidati sono, oltre a Fiordalisi e Luberto già in corsa per altre postazioni, il pm cosentino Antonio Bruno Tridico, l’attuale reggente Ernesto Sassano, campano, Paolo Sirleo, pm antimafia di Catanzaro, Francesco Rotondo, pm di Salerno, Fabrizio Monaco, pm a Messina, Domenico Guarascio, pm antimafia a Catanzaro, Mario Palazzi pm antimafia a Roma, Alessandra Ruberto, pm della procura dei minori di Catanzaro e Antonio Clemente, consigliere di corte di appello a Lecce.
Le nomine direttive di Cosenza e Paola s’incroceranno inevitabilmente con quelle di altre procure, in particolare di Catanzaro e Crotone. Alcuni candidati sono infatti in corsa per la designazione anche nelle altre due città calabresi: per Catanzaro hanno fatto domanda sia Vincenzo Campomolla che Domenico Fiordalisi che dovranno concorrere con Salvatore Curcio, Gerardo Dominijanni, Rosa Volpe, Giuseppe Lombardo e Luca Tescaroli; per Crotone sono in lizza Vincenzo Luberto, Antonio Bruno Tridico, Ernesto Sassano, Alessandra Ruberto e Domenico Guarascio.
Appare evidente che la partita tra i vari aspiranti procuratori della Repubblica si giocherà contestualmente su più tavoli. Difficile fare pronostici: la partita, infatti, è appena cominciata.

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