La solidarietà è una delle peculiarità di ogni essere umano. E il luogo per eccellenza, oltre alla famiglia, dove può (e deve) essere coltivata è la scuola. Con questo spirito d'iniziativa, l'associazione Anteas ha il progetto “Semi di solidarietà” all'ITI Monaco di Cosenza, alla presenza dell'assessora al Welfare del Comune di Cosenza, Veronica Buffone. Nel corso dell’evento, 15 tra studentesse e studenti dell'Industriale cosentino, scelti per merito e per reddito, sono stati premiati con un tablet offerto dall’associazione guidata dal presidente Benito Rocca. Oltre alla rappresentante del Comune bruzio, hanno preso parte all'incontro la professoressa Rosa Principe, che ha moderato l'incontro mattutino - in rappresentanza della scuola diretta dalla ds Fiorella D'Ippolito - e un'altra anima dell'associazione Anteas, Antonio Tiberi.
Il progetto
Porre un freno a ogni forma di povertà dilagante, assicurare salute e benessere per tutti e garantire modelli sostenibili di produzione e consumo. Si muove seguendo queste tre direttrici, perfettamente sovrapponibili, il progetto “Semi di solidarietà” promosso dalla Regione Calabria (Direzione Generale Dipartimento Lavoro e Welfare) e che vede come soggetto capofila l’associazione Anteas odv ets. Per raggiungere il triplice obiettivo, sono stati creati e vengono costantemente “curati” i cosiddetti orti solidali: si tratta di appezzamenti di terreni assegnati alle associazioni per finalità sociali, con lo scopo di foraggiare una comunità, persone con disabilità o disagio e anziani. Due esempi virtuosi sono stati realizzati proprio grazie al progetto “Semi di solidarietà” che ha consentito di far nascere orti solidali a Castrolibero, zona Pianeta Casa (c’è un protocollo d’intesa con un privato, Cesare Filippelli) e a Carolei (frutto di un accordo con l’associazione “Arca di Noè”, storico riferimento nel Cosentino per le persone con disabilità e per le loro famiglie). Per debellare le forme di povertà, il progetto si propone di promuovere attività di recupero delle eccedenze alimentari, mettendole a disposizione delle famiglie che si trovano a vivere in una condizione di svantaggio economico e sociale (ad esempio con minori che vivono in situazioni di povertà educativa).
Caricamento commenti
Commenta la notizia