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Stadio di Rende, la società sportiva contesta l’azione del Comune: rescisso il contratto di gestione

Continua a far discutere la decisione, importante, della triade commissariale che ha rescisso la convenzione con la società che ha gestito finora lo stadio Marco Lorenzon.
In città, si continua ad alimentare il dibattito sullo stadio, sulla gestione e su ciò che è stato fatto finora. “Finalmente si apriranno le porte”, commenta a caldo un cittadino, sui social. “Almeno mille rendesi tifosi non voteranno per i colpevoli. Giustizia è stata fatta dopo quattro lunghi anni di chiusura”, aggiunge un altro. Ed ancora: “Da quello che leggo, sembra una decisione che mette in risalto eventuali responsabilità politiche, ci sarà stato qualche dirigente o ufficio che ha condiviso l’affidamento o almeno ha preparato gli atti amministrativi?”, il quesito di un altro. Nel frattempo “la società Rende Calcio 1968, in merito alla deliberazione del 16/4/2024, con cui la commissione straordinaria del Comune di Rende ha deciso unilateralmente la rescissione e la cessazione di ogni efficacia della convenzione riguardante lo stadio Marco Lorenzon – si legge in una nota pubblica – manifesta il più profondo stupore e sconcerto per un provvedimento motivato su circostanze calunniose quanto infondate e smentite documentalmente, nonché viziato sotto l’aspetto procedurale”. Per la cronaca, la decisione dei tre commissari è avvenuta a seguito della costituzione di un collegio ispettivo per la verifica e l’approfondimento delle vicende connesse all’affidamento di appalti e di concessioni, riportate negli atti di scioglimento del Comune.

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