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Narcotraffico nel Paolano, rito abbreviato per 18 imputati

Inchiesta “Affari di famiglia”, per altri 32 incriminati il Gup deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio il 2 maggio prossimo

Andrea Tundis

Il vasto compendio probatorio di “Affari di famiglia” si fonda su una cospicua mole di intercettazioni con oggetto la cosiddetta “droga parlata”. Nelle conversazioni oggetto di indagine si evidenziano e descrivono incontri, appuntamenti e contatti tra soggetti che risultano tra di loro collegati ed hanno alla loro base lo spaccio di stupefacenti. Dialoghi spesso criptici caratterizzati da terminologie precise. Il narcotraffico sul litorale cosentino è stato oggetto di quell’inchiesta che la Dda contesta alla consorteria criminale tra Longobardi e Paola in un arco temprale di sei anni (dal 2018 al 2024). E oltre alla droga sono finite nei fascicoli dell’antimafia le estorsioni con l’aggravante mafiosa, i reati in materia di armi, l’esercizio abusivo del credito.
In “Affari di famiglia” sono coinvolte 51 persone. Il Gup si dovrà determinare il prossimo 2 maggio sulla richiesta di rinvio a giudizio della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro. Rischiano il processo per rito ordinario che verrà poi trasferito per competenza nel collegio del Tribunale di Paola 32 persone: Gianluca Ambrosi, Massimiliano Biscardi, Dalvio Bruno, Francesco Alessandro Bruno, Giuseppe Calabria, Paolo Carbone, Salvatore Caruso, Paolo D’Amato, Francesco De Rose, Giovanni Fiore, Giovanni Garofalo, Michele Iannelli, Giuseppe La Rosa, Francesco Lenti, Giovanni Lenti, Silvestro Lenti, Mario Maiolo, Marco Manfredi, Emilio Mantuano, Vincenzo Nesci, Francesco Oro, Albino Sammarco, Alessio Samà, Claudio Santoro, Andrea Santoro, Alessandro Serpa, Francesco Serpa, Giovanni Tenuta, Francesco Trotta, Giovanni Vattimo, Palmela Vilecco e Vommaro Marincolo Luca. Nell’inchiesta è anche finito il consigliere comunale di maggioranza Alessio Samà (all’epoca dei fatti assessore alla attività produttive) che dovrà rispondere delle accuse mosse su una presunto cambio di residenza fittizia per favorire la richiesta di reddito di cittadinanza di Fabio Calabria.
Il Gup dovrà inoltre decidere a riguardo delle posizioni di 18 imputati che hanno scelto il rito abbreviato: Pietro Calabria, Fabio Calabria, Andrea Tundis, Gianluca Arlia, Luciano Bruno, Andrea Alò, Emanuele Tundis, Federica Tundis, Vincenzo Sernatore, Giovanni Vattimo, Cristian Vommaro, Porcaro Roberto, Gabriele Molinaro, Luca Mandarino, Eugenio Filippo, Raffaele Conforti, Davide Vommaro, Eugenio Logatto. Infine c’è una richiesta di messa alla prova per Mattia Garibaldi.

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