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Allarme criminalità, due autovetture incendiate a Cassano. Tutti i casi precedenti nella Sibariditide

Ennesime intimidazioni. L’attentato dopo il Consiglio comunale sull’ordine pubblico

La tensione nel cassanese resta alta. Mentre in consiglio comunale si approvava il bilancio consuntivo del 2023 e si discuteva, soprattutto, degli ultimi episodi di cronaca nera che hanno riguardato Cassano, Marina di Sibari e la Sibaritide negli ultimi mesi, dopo solo due ore, l’anonima incendi è tornata all’opera.
Due auto, una Alfa Romeo 147 e una Fiat Panda, sono andate completamente distrutte in altrettanti incendi dolosi divampati la notte tra martedì e mercoledì nella frazione di Lauropoli di Cassano All’Ionio.
I due roghi sono scoppiati intorno alle 2,30 in via San Giusto, dove era parcheggiata la Fiat Panda, e in via Alfonso Rendano, dove era parcheggiata la 147 Alfa Romeo.
Secondo quanto trapelato nelle ore successive ai fatti di cronaca, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Cosenza che hanno provveduto a spegnere le fiamme e alla messa in sicurezza i due luoghi.
Presenti anche i Carabinieri della Compagnia di Cassano che hanno provveduto a effettuare i rilievi del caso e, coordinati dalla Procura di Castrovillari, hanno avviato le indagini su quanto accaduto. I due episodi finiranno nel corposo fascicolo degli atti intimidatori che si sono registrati negli ultimi mesi nell’area.

I precedenti

L’elenco è lungo: auto incendiate, intimidazioni ad amministratori e personalità pubbliche e attività commerciali date alle fiamme: questi gli episodi criminosi che si sono registrati dopo la scorsa estate. Le ultime, in ordine di tempo, hanno interessato un bar e una yogurteria di Marina di Sibari. È martedì 16 sera quando i soccorsi vengono allertati per un incendio nella piazzetta delle Pietre bianche. Si tratta dello storico “Bar Martucci”. L’interno del locale andrà totalmente distrutto e a farne le spese, di riflesso, saranno anche una parafarmacia e un altro negozio di abbigliamento. Sul posto intervengono i Carabinieri della Compagnia di Cassano e dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano.
Un mese prima, nello stesso luogo a soli dieci metri di distanza, pompieri e militari, durante un altro intervento, avevano trovato l’apocalisse: la yogurteria-cornetteria della famiglia Bloise era stata distrutta da un altro incendio doloso. Il forte calore aveva provocato il distacco completo sia delle pignatte del solaio sia dell’intonaco sui muri perimetrali con almeno altri due locali attigui che avevano riportato danneggiamenti: un negozio di abbigliamento e una farmacia. In quel caso, il rogo aveva causato problemi strutturali a tutta quell’area della pizzetta di Marina tanto da rendere necessari una serie di importanti interventi di consolidamento e rifacimento di una parte della struttura dichiarata inagibile.
I due incendi di martedì notte, però, pur essendo delle comunque intimidazioni sembrano essere legati più a questioni personali e sentimentali che non a episodi di vera e propria criminalità organizzata. In ogni caso la tensione resta alta e, dopo la richiesta inoltrata alla Prefettura da parte del sindaco Giovanni Papasso che aveva chiesto l’istituzione a Marina di Sibari di un presidio di forze dell’ordine, la minoranza ieri ha chiesto, sempre al Prefetto, la convocazione di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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