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Il Comune di Montalto Uffugo non dà le ceneri alla famiglia di un 60enne

Il sindaco sostiene che manca il regolamento comunale. Inutile mostrare l’articolo 16 della norma regionale

Da 11 mesi il suo cuore ha cessato di battere, la sua ultima volontà: « Voglio essere cremato e voglio che le mie ceneri rimangano in casa con voi». Ad oggi, però, le ceneri di Carlo Ponissi, 60enne di Montalto, persona stimata ed amata da molti sul territorio, restano, però, ancora all’interno del cimitero montaltese.
«Un’ingiustizia», la definisce il figlio Francesco, che in questo lungo periodo non solo è affranto dal dolore per la perdita dell’amato padre ma lotta anche contro l’Ente comunale che non gli permette di portare l’urna nella loro casa, così come era la volontà del defunto.
Il giovane, che ha chiesto assistenza legale, con il regolamento regionale in mano che disciplina il processo di cremazione, spiega: «L’articolo 16 prevede che l’urna cineraria, appositamente sigillata e conservata, in modo da consentire l’identificazione anagrafica del defunto, venga affidata al coniuge, a un convivente o familiare che ne potranno disporre il trasferimento in un locale garantito da ogni profanazione».
Ma il sindaco, Pietro Caracciolo, ha detto che «oltre a quello regionale, sono necessari un regolamento comunale e un apposito registro, di cui al momento il Comune di Montalto Uffugo non è dotato e che il Consiglio ci sta lavorando».

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