Non si “sblocca” il destino del “blocco” operatorio dell'ospedale Pasquale Ferrari. I servizi continuano a rimanere chiusi per l'assenza di Operatori socio sanitari e di ferristi. La “curva” delle necessità è in caduta libera. Anche in altri comparti come quello ostetrico ginecologico. Manca, però, il personale necessario alla ripresa dell'attività chirurgia: si tratta dell'ennesimo segnale di disattenzione verso una Sanità, quella dell'area del Pollino, che sta lentamente andando verso la chiusura e lo spostamento dei degenti in altri “spoke”.
Le sollecitazioni, tra l'altro denunce silenti, non sembrano sortire alcun tipo di effetto, sia nella Direzione Sanitaria, sia presso l'Asp di Cosenza, sia nell'ambito delle funzioni politico-amministrative di sindaci del territorio o presso gli esponenti politici regionali. I tagli sono fortissimi. I prossimi pensionamenti saranno praticamente decisivi per l'ospedale Ferrari e per le Unità operative che non possiedono il primario.
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