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Rende, il Psc bocciato e i cambi di destinazione d’uso dei terreni

I commissari chiamati a gestire il Comune dopo lo scioglimento per mafia pongono in rilievo delle “anomalie”

Più che “tornare” sulle diverse e, quasi, scontate prese di posizioni politiche rispetto al Psc ed al punto e a capo promosso dai tre commissari rendesi, molti cittadini- ancora oggi - si chiedono cosa avrebbe comportato, al contrario, l’adozione di un nuovo piano strutturale. Un quesito legittimo al quale viene in aiuto la risposta del Collegio di tecnici al quale è stato affidato l'incarico di studiare, da terzi, le carte in tavola. Su viale Principe la realizzazione di centinaia di alloggi? Questa una delle più interessanti ipotesi. Qualcuno pare sostenga che, in base ad un calcolo canonico, con il nuovo Psc la previsione, al ribasso, era di almeno 850 unità abitative in costruzione. Lungo il viale Francesco e Carolina Principe, anche qui, scrivono i commissari “si registra che, per alcuni importanti comprensori con estensione di diversi ettari, vi è un rilevante cambio di destinazione d’uso da “zona per servizi e attrezzature” a zona a carattere “prevalentemente residenziale”. Infatti, tale area nel PRG è destinata a zona “F zone per servizi e attrezzature” e, più dettagliatamente a zona destinata ad “attrezzature di carattere sociale, sanitario, commerciale, artigianale….” mentre nel PSC viene pianificata in TDU “Tessuti di margine a densità medio alta” (Sottoambiti di nuova espansione prevalentemente residenziale” con destinazione residenziale, produttiva e direzionale, commerciale, servizi e attrezzature".

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