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Piste ciclabili a Rende, la Federazione riformista boccia il progetto

La formazione politica le definisce «scarsamente utilizzabili e obiettivamente molto pericolose»

Viabilità, piste ciclabili e lavori in corso. Non sembra esserci “pace” per Rende che si ritrova, sempre, tra polemiche e insoddisfazioni politiche. Da diversi mesi le strade di Rende sono diventate quasi impraticabili per i lavori di realizzazione delle cosiddette piste ciclabili, opera che è stata finanziata con i fondi del PNRR. È l’ennesima dimostrazione di come vengono malamente utilizzati i fondi straordinari europei”, scrivono oggi dalla Federazione riformista. Il Pnrr, infatti per loro, avrebbe dovuto produrre “sviluppo e qualità della vita, mentre, per amministrazioni prive di fantasia e di visione, vengono al più spesi per eseguire manutenzioni, ovvero opere cervellotiche come le predette poste ciclabili, che è facile prevedere saranno scarsamente utilizzate, essendo obiettivamente molto pericolose”. Ed, invero, sono previsti per la Fed “attraversamenti di arterie trafficatissime come la ex SS 19 bis, la ex SS 19, via Alfieri e via Repaci, a voler tacere degli innumerevoli ingressi di popolosi condomini che le piste attraversano”.

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