«Siamo preoccupati. I nostri sforzi per sostenere la sanità e l’impegno per riportare l’oncologia pediatrica ad un livello accettabile in Calabria, rischiano d’essere vanificati anche dai risultati delle elezioni europee. Lo spunto lo dà l’istituto Demopolis con la recente indagine Il Sud e l’Italia alla vigilia delle Elezioni Europee, per conto della Fondazione con il Sud». Lo sottolinea Franco De Maria, direttore dell’associazione cosentina “Gianmarco De Maria” che fa parte della Fiagop (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica), anch’essa in allarme per le conseguenze della riforma Calderoli.
De Maria snocciola i risultati dello studio, notando come «la maggioranza degli italiani la ritiene “inopportuna e sbagliata”. Con qualche distinguo. Ad esempio al Nord il 66% si ritiene una misura positiva, mentre al Sud l’81% la giudica negativamente. Sempre al Nord sono 7 gli italiani su 10 che sono soddisfatti dei servizi pubblici, meno di 4 su 10 al Sud. Più della metà degli intervistati ritiene l’Italia “poco unita sul piano sociale ed economico”. I fondi del Pnrr per il 67% degli italiani non saranno spesi in modo efficace per far ripartire il Paese; per il 62% non serviranno a ridurre il divario Nord-Sud e per il 65% non servirà a contenere l’emigrazione dei giovani dal Mezzogiorno verso il Nord o estero». Ma il dato più preoccupante è sul Sistema sanitario nazionale: l’84% degli italiani intervistati ritiene che sia de a rischio tenuta con l’approvazione dell’Autonomia differenziata.
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