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Paola, carenze in ospedali e Guardie mediche

Sos dello Smi: «Manca personale sul territorio». Con l’aumento della popolazione 118 a rischio

Si prospetta un’estate rovente per la sanità del litorale tirrenico cosentino. Da anni il Sindacato medici italiani (Smi) ha lanciato l’allarme sulle gravi carenze dei servizi sia territoriali, che ospedalieri per l’afflusso dei vacanzieri.
«In passato - si spiega - esisteva nel periodo estivo un servizio di Guardia medica, che faceva fronte alle richieste ed evitava l’accesso improprio agli ospedali. Da tempo questo ottimo servizio è stato abolito. Ma il fatto ancora più grave è che il servizio funzionante nelle ore notturne e nei festivi è diventato occasionale. In molti comuni tale presidio è scomparso, mentre solo occasionalmente funziona in altri. Mancano medici disponibili ed anche qui lavorano sanitari che hanno rinviato il loro pensionamento o addirittura medici di famiglia che hanno accettato di coprire delle ore in questo servizio».
Ancora più grave e drammatica è la situazione dell’emergenza, in particolare del 118: «Un servizio da cui dipende la possibilità di salvezza, in occasioni di gravi eventi. Nonostante la Regione abbia finalmente regolarizzato il passaggio a dipendenza di questi operatori, cosa che lo Smi chiedeva da anni, la carenza di personale medico fa sì che spesso le ambulanze intervengano senza medico a bordo. Sino a qualche giorno fa nella postazione di Paola prestavano servizio due soli medici del 118».

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