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Cosenza, interventi nei cimiteri comunali: proseguono le estumulazioni

L'obiettivo è creare nuovi spazi così da sopperire alla carenza di loculi. Sceso il numero delle bare in attesa di sepoltura ma il problema resta

Un luogo sacro, il cimitero, simbolo di pace e meditazione. Custode di ricordi, nonché memoria storica del passato, all’interno del quale gli affetti tornano vivi e palpitanti seppure circondati dal silenzio. Quando si accede in un sepolcreto è come se le anime accogliessero i visitatori in un tripudio di festa, senza clamori o squilli di tromba.
Ma felici, gioiose per la presenza dei propri cari, che di loro non si sono mai dimenticati. Anelano una dimora sempre accogliente i “residenti” delle necropoli, immersa nelle conifere e nei cipressi, i cui aghi, però, hanno contribuito, nel tempo, a compromettere, seppure in minima parte rispetto ad altri e più importanti fattori, i tetti delle cappelle e soprattutto delle camere mortuarie, rispetto alle quali, almeno in quest’ultimo caso, l’amministrazione comunale ha avviato dei lavori di manutenzione andati un tantino a rilento. Da qualche settimana, nel frattempo, è anche partita la procedura delle estumulazioni, cioè dell’estrazione delle salme dai rispettivi loculi, poiché scaduta la concessione. Sta avvenendo nel camposanto di Donnici, per esempio, e in maniera più contenuta a Sant’Ippolito e Borgo, in quanto località meno popolate rispetto alla stessa Donnici, frazione interessata, purtroppo, negli ultimi anni, da una elevata mortalità, come il capoluogo bruzio, che registra più decessi che nascite.
Non a caso anche a Colle Mussano vanno avanti le estumulazioni e i corpi, una volta estratti, vengono inumati, cioè posti sotto terra, dove rimarranno altri cinque anni, quando poi i familiari decideranno la conservazione futura dei resti mortali.

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