Restano stazionarie le condizioni del bambino di tre anni, originario di San Marco Argentano, che sabato pomeriggio, per cause ancora da chiarire, mentre si trovava con la madre in un noto lido della cittadina tirrenica, è rimasto gravemente ferito da un pesante cancello staccatosi all’improvviso dai cardini. I medici dell’Annunziata di Cosenza che lo hanno in cura, ieri, lo hanno sottoposto a una nuova Tac, l’esame diagnostico necessario per verificare il decorso post-operatorio e capire se l’intervento subito qualche ora dopo il suo arrivo, avvenuto con l’elisoccorso del 118, nell’Hub cosentino sta procedendo, come tutti si augurano, nel migliore dei modi. Una speranza e un augurio che, ovviamente, vedono coinvolti in primis i suoi giovani genitori e i suoi familiari, in trepidante attesa di notizie finalmente positive da parte, appunto, dei sanitari che si stanno occupando del suo caso. Dopo la Tac programmata a cui, come già sottolineato, è stato sottoposto ieri, nella giornata odierna il piccolo sarà sottoposto ad altri approfonditi esami, che contribuiranno a rendere più chiaro il quadro delle sue reali condizioni.
Col passare del tempo, cresce, la fiducia dei sanitari, anche se resta negli stessi una doverosa prudenza. Il piccolo resterà, pertanto, ancora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del grande ospedale cosentino. Un reparto dal quale i suoi genitori non si sono mai allontanati, restandogli vicini in ogni momento, ricevendo la piena vicinanza e la sincera solidarietà da parte di tutta la comunità calabrese, profondamente sconvolta da quanto accaduto. Una vicinanza e una solidarietà espresse, in modo particolare e per ovvie ragioni, dalla comunità di San Marco Argentano, paese di cui il piccolo e la sua famiglia sono originari e in cui risiedono. Lunedì, come è noto, il lido in cui il fatto è avvenuto è stato sequestrato, su richiesta della Procura della Repubblica di Paola, al fine di permettere tutti gli accertamenti del caso e appurare l’esatta dinamica dei fatti.
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