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Castrovillari, quei beni architettonici emersi dopo l’incendio

Riguarda l’area della Civita nel borgo antico. Forse servirebbe una maggiore attenzione

Si rivede l'antico abitato della città di Castrovillari, dopo il vasto incendio che, solo qualche settimana fa, s'è ingoiato buona parte delle erbacce, ma anche la macchia mediterranea che ricopriva quello che dovrebbe essere un vero e proprio Parco Archoelogico. La Soprintendenza gli ha riconosciuto una breve serie di vincoli. Ma la verità è un altra: la città di Castrovillari continua a tenere sepolti i suoi beni culturali di eccellenza.
In particolare un abitato rilasciato in tutta la sua bellezza dalle lingue di fuoco. Sono decine le amministrazioni che non hanno adottato alcun tipo di iniziativa di autotutela. Mentre per gli amanti della storia e delle tradizioni, invece, non sarebbe male una precisa attività di valorizzazione delle stradelle, dell'antico tracciato murario, delle porte d'ingresso, delle chiese, delle semplici abitazioni che caratterizzarono la vita di un tempo che fu, fatta da luoghi che sono particolarmente interessanti dal punto di vista storico e che non sono stati minimamente indagati.

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