Tragedia a Cassano. Durante un incendio scoppiato nel pomeriggio in località Madonna della Catena (e ancora in parte in corso) un anziano ha perso la vita mentre cercava di difendere il proprio uliveto dalle fiamme. Si tratta del professore Lorenzo Francomano, civitese di 74 anni. Secondo quanto emerso, dal pomeriggio, un incendio è tornato a colpire i dintorni di Cassano centro interessando, soprattutto e nuovamente, l’area della Madonna della Catena nella zona della vallata dell'Eiano che arriva fino al confine con i comuni di Frascineto e Civita.
Un incendio faticoso da spegnere che ha visto impegnati sul posto gli elicotteri e il dos dei Vigili del Fuoco, gli operai di Calabria Verde e quelli della squadra manutenzione e, soprattutto, ai volontari dell'E.N.S.A. accompagnati dall'associazione “il Pellicano” che hanno ritrovato in prima battuta il corpo. La tragedia si è consumata nel comune cassanese ma l’anziano risulta residente a Civita. Secondo quanto s’è appreso da una prima ricostruzione dei fatti, il signor Lorenzo stava cercando di difendere il proprio uliveto dalle fiamme ma qualcosa non è andato per il meglio e ha perso la vita in modo tragico. Sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto i Carabinieri della Compagnia di Cassano All’Ionio.
Sul posto anche il sindaco di Cassano Giovanni Papasso insieme al collega Civitese Alessandro Tocci. "Subito sono andato sul posto - ha raccontato il primo cittadino cassanese - per aiutare i soccorsi offrendo anche il supporto di tutta la macchina comunale ma mi sono trovato davanti una scena straziante perché quella che abbiamo vissuto è stata una vera e propria disgrazia che colpisce al cuore tutti noi e che deve pesare per sempre sulla coscienza di chi ha appiccato il fuoco. Oltre a distruggere la natura, gli ignobili piromani hanno distrutto la vita umana di una persona perbene che, per proteggere i suoi ulivi, ha perso la sua vita. Ringrazio i soccorritori per quanto hanno fatto e faranno così come ringrazio i Vigili del fuoco, gli uomini di Calabria verde e della squadra manutenzione e, soprattutto, i volontari dell'Ensa e dell’associazione il Pellicano che hanno lavorato per ore per combattere il fuoco ma, soprattutto, distrutti nell’animo proprio perché non volevano questo epilogo. Censuro con forza l’operato di questi piromani e speriamo che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia perché la responsabilità di questa morte è da addebitarsi chiaramente a chi ha appiccato l’incendio. Cassano oggi è in lutto perché perdiamo una persona onesta e perbene e perché questa è una disgrazia che colpisce ogni cittadino cassanese al cuore”.
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