Un mondo inquieto dal quale risalgono le tensioni di questi ultimi giorni. Scoppiano le carceri calabresi tra vuoti nell’organico della polizia penitenziaria e una popolazione detenuta che continua ad aumentare. Sono numeri allarmanti, sicuramente senza precedenti che certificano le difficoltà di gestione delle strutture penitenziarie. L’ultima storia arriva da Castrovillari dove, due detenuti, in uno dei pomeriggi più roventi dell’estate in corso, si sono rinchiusi nell’infermeria della struttura detentiva e, dopo averla devastata, hanno ingerito ogni tipo di farmaco possibile. Tutto con significativi atti di autolesionismo che non hanno precedenti. La notizia è stata diffusa da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e da Francesca Ciccone, segretario regionale della stessa organizzazione. Per gli esponenti del Sindacato, «si tratterebbe di detenuti che, molto probabilmente, non dovrebbero stare in una struttura senza servizio psichiatrico». Tutto il personale del Reparto della polizia penitenziaria è stato richiamato in servizio con il chiaro intento di gestire una situazione assolutamente critica. Un agente è, infatti, rimasto contuso e sono intervenuti prontamente i sanitari del 118. Gli esponenti dei sindacati, anche in ragione delle gravi emergenze che vive il reparto della Polizia Penitenziaria, chiederà un immediato incontro ai vertici del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria di Catanzaro affinché si possa «ristabilire l’ordine e la sicurezza dell’istituto, gravemente minati da detenuti con gravi forme depressive».
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