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Cetraro, colpi di kalashnikov contro il Centro di accoglienza

Cecchino in azione al “Parco degli Aranci”: scossa la comunità, il sindaco Cennamo si rivolge al prefetto. La struttura ospita da anni un centinaio di giovani immigrati

Ventitré colpi di kalashnikov 7.62 esplosi contro il Cas (Centro di accoglienza secondario) “Parco degli Aranci” di Cetraro che da anni ormai ospita circa un centinaio di giovani immigrati, provenienti da vari Paesi, ed è gestita dalla Cooperativa Azzurra Srl semplificata, con sede a Senise (Pz). L’autore degli spari - la maggior parte dei quali finiti contro un muro esterno della struttura - sarebbe un uomo, con il viso travisato, sceso da una macchina improvvisamente fermatasi nei pressi della stessa struttura nel cuore della notte. Questo il triste e grave bilancio dell’ennesimo atto criminale - fortunatamente senza feriti - che ha nuovamente avuto come teatro la cittadina tirrenica, lasciando sgomenta la comunità, già molto provata da numerosi atti simili verificatisi negli anni e nei mesi scorsi, culminati con il feroce omicidio, nel novembre del 2023, del quarantaseienne Alessandro Cataldo, ucciso a poche decine di metri dallo stesso Cas.
Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri della locale Stazione, guidati dal luogotenente Pietro Pecoraro, e, subito dopo, i loro colleghi della Compagnia di Paola, guidati dal capitano Marco Pedullà, che hanno fatto tutti gli accertamenti e i rilievi del caso, sentendo anche i responsabili della struttura e avviando subito indagini serrate in tutto il territorio, procedendo altresì ad alcune perquisizioni all’interno di alcune abitazioni. Insomma, un nuovo crescendo di violenza, che sembra voler ancora una volta stritolare la cittadina in una spirale senza via d’uscita, riportandola indietro di decenni, nonostante gli sforzi profusi in questi anni dai suoi cittadini onesti, dalle forze politiche, dalla Chiesa locale e dalle associazioni per scrollarsi di dosso l’etichetta pesante di “città di mafia”.

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