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Quella mamma che comprava la droga al figlio: così lo spaccio "intrappolava" intere famiglie a Cosenza

Sono stati accertati oltre 400 episodi di cessione di droga. Ascoltati circa 300 assuntori che hanno fornito dettagli sull'acquisto dello stupefacente.

Cessioni di sostanza stupefacente alla luce del sole nell'area urbana di Cosenza

Un’enorme quantità di cocaina, eroina, marijuana e hashish. L'operazione antidroga "Lockdown", portata avanti dai carabinieri di Cosenza, ha sgominato una capillare attività di spaccio svolta nella città di Cosenza e in altre città della provincia, anche con l’ausilio di stranieri operanti stabilmente sul territorio cosentino da anni.

Sono stati accertati oltre 400 episodi di cessione di droga. Dalle indagini è emersa anche la vicenda emblematica di una donna (finita adesso ai domiciliari) che in diverse occasioni avrebbe procurato la droga al figlio, che in quel momento era impossibilitato a recarsi dai fornitori perchè sottoposto a una misura cautelare per un altro procedimento penale.

Nel corso dell’operazione soprannominata «Lockdown» dieci indagati sono stati arrestati in flagranza di reato e sono stati sequestrati diversi quantitativi di cocaina, eroina, hashish e marijuana.

L’attività investigativa ha evidenziato come lo spaccio era incessante proprio durante l’emergenza Covid. I carabinieri si sono avvalsi di numerose intercettazioni, sia ambientali che telefoniche, ma hanno inoltre ascoltato circa 300 assuntori di droga che hanno fornito dettagli sull'acquisto dello stupefacente. Dalle indagini è emerso, infine, che alcuni indagati confidando sulla disponibilità di armi da fuoco, avrebbero organizzato atti intimidatori nei confronti dei loro 'clientì per costringerli a pagare la droga.

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