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Cosenza, contro la droga un'azione sinergica tra i giovani: iniziativa del Serd e della comunità “Il delfino”

Trecento assuntori di stupefacenti testati durante l’ultima inchiesta condotta dai carabinieri in città. Cinquemila persone coinvolte, nella veste di consumatori o di spacciatori, in indagini condotte dal 2020 ad oggi nella provincia: il fenomeno droga appare davvero come una grave emergenza sociale. Un fenomeno che vede sempre più coinvolti decine di adolescenti.
È per questo che il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finanziato al Serd in partenariato con il Centro di Solidarietà “il Delfino” un progetto d’intervento di straordinaruia importanza. Si chiama “Prima di tutto” e coltiva l’obiettivo di promuovere un percorso progettuale nel settore della identificazione precoce delle condizioni di vulnerabilità e dell'uso occasionale di sostanze con la finalità di ridurre i tempi di accesso alle cure. Spiega Renato Caforio, presidente de “Il delfino”: «Oramai l’uso ricreativo iniziale delle sostanze diventa sempre più precoce, attestandosi addirittura intorno ai 13/14 anni e la percezione dei rischi e dei danni derivanti dall’uso precoce di sostanze, sia da parte degli stessi ragazzi, sia da parte, talvolta, degli adulti, è troppo spesso molto bassa. Si tende ad una rischiosa sottovalutazione del problema e si ritardano di conseguenza i necessari interventi di cura e trattamento».

D’accordo con il direttore del Serd, Roberto Calabria, il progetto “Prima di tutto” si svilupperà coinvolgendo due istituti scolastici superiori e compiendo azioni mirate nei luoghi abituali di ritrovo dei giovani.
«Svolgeremo una analisi quali-quantitativa dei fattori protettivi e dei comportamenti a rischio, coinvolgendo 700 studenti e 100 tra docenti e studenti» sottolinea Caforio.

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