La scultura... “collassata”. Il Museo all’aperto Bilotti allestito lungo corso Mazzini, rischia di perdere una sua opera importante. Una delle tre colonne dello scultore Sasha Sosno è caduta in pezzi a causa di un imprevisto cedimento. Un cedimento che testimoni raccontano sia avvenuto sabato sera “autonomamente” ma sulla cui natura, invece, indagheranno i carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio culturale, gli esperti del Nucleo di restauro che si occupa dei beni del MaB e la Soprintendenza.
Gli investigatori sono alla ricerca di riscontri nelle immagini girate dai tanti impianti di videosorveglianza installati nella zona. Oggi verrà eseguito un sopralluogo voluto dall’assessore comunale Pina Incarnato e dal sindaco Franz Caruso al quale parteciperà pure l’architetto Amedeo Lico da tempo responsabile degli interventi restaurativi delle opere posizionate nel cuore della città bruzia. Opere donate dalla famiglia patrizia Bilotti in segno di amore nei confronti di quella che fu la comunità del grande filosofo Bernardino Telesio.
Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, collezionista d’arte e prosecutore della tradizione familiare, raggiunto telefonicamente a Roma dove risiede, ha detto alla Gazzetta: «Al di là delle ragioni dell’accaduto che saranno accertate, mi sento di ringraziare l’assessore Incarnato per l’immediato intervento compiuto, per l’attenzione che ha mostrato nei confronmti di MaB e per le idee che mi ha prontamente illustrato per tenere sempre in massima sicurezza nel prossimo futuro le tre colonne di Sosno. Già nel 2013, infatti, una delle tre colonne doriche, è stata investita e danneggiata da un camion dell’azienda che si occupa della raccolta di rifiuti. Grazie all’intervento della dirigente comunale, Marilena Cerzoso, l’opera è stata poi restaurata e ricollocata nel 2015.
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