Potabilità dell’acqua dei Laghi di Sibari: chiesti chiarimenti all’Asp su due atti emanati di recente e in palese contraddizione tra loro. Se da un lato dice che l’acqua è potabile, dall’altro si intima al comune di portare l’acqua potabile con le autobotti alle attività commerciali perché il liquido non è utilizzabile per alimenti e bevande. Una questione che sta creando confusione ed allarme tra gli abitanti e gli imprenditori e sulla quale il sindaco Giovanni Papasso con una missiva ha chiesto lumi al Dipartimento di Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asp di Cosenza. Alcuni operatori economici del complesso nautico, negli ultimi dieci giorni, hanno ripetutamente fatto istanza all’Ente sibarita di provvedere alla fornitura di acqua potabile per l’installazione di cisterne in cui raccogliere l’acqua da utilizzare per l’esercizio della loro attività commerciale ed economica.
Tali istanze sono giustificate dalla necessità di conformarsi alla richiesta fatta proprio dal Dipartimento di Igiene Alimenti e Nutrizione (firmata dalla dirigente dottoressa Amalia Lucia Leuci) di non utilizzare l’acqua fornita dalla rete idrica nel complesso turistico in quanto non potabile, così come emerso da precedenti prelievi ed analisi alla base dell’ordinanza sindacale numero 3079 del 28/06/2021 con la quale è stato disposto il divieto dell’uso dell’acqua distribuita per uso umano potabile ed alimentare per le unità abitative, residenziali e non, ricadenti nel complesso turistico dei Laghi di Sibari. Nei giorni scorsi, però, è giunta notizia che, a seguito di apposito prelievo e analisi dell’acqua della predetta rete idrica operata da personale dell’Asp di Cosenza, la stessa è risultata essere conforme ai parametri di legge per quanto concerne l’aspetto batteriologico e quindi potabile.
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