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L’incubo del fuoco spaventa il Cosentino: la mappa degli incendi

Due giorni d’inferno a Zumpano, il sindaco Fabiano: «Oltre 66 ettari devastati dalle fiamme». Ieri emergenza nel Savuto, a Bisignano e a San Giovanni dove un rogo ha lambito le case

Il Cosentino da settimane non sembra più lo stesso. Qui, ormai, è come vivere nella bocca di un vulcano. Colpa di una maledetta estate che ha trasformato questa terra in un inferno. Bruciano boschi, bruciano le valli, le dorsali, le montagne, le pianure, interi paesi. Il mostro di fiamme e di brace incandescente continua a cancellare sterminate porzioni di verde che qui ha un significato più profondo di una semplice speranza. Fumo nero, fumo bianco. Fumo che all’improvviso si tinge di rosso in mezzo al fuoco e ingoia alberi e coltivazioni, divora animali domestici, incenerisce automobili ed abitazioni, cancella i sacrifici di una vita. Fiamme, tante fiamme. Persino in riva al mare. Ogni tanto si alza il vento e il fronte della devastazione s’allarga rompendo gli argini della tranquillità. Non bastano gli uomini, non bastano i mezzi, non basta la buona volontà. Non basta la rabbia di chi non smette di lottare contro la follia di uomini senza scrupoli e senza cuore.

Qui gli incendi restano un problema serio perché continuano a impoverire una terra già ridotta alla miseria. Cosenza e Zumpano hanno vissuto una notte insonne sperimentando l’emergenza con un rogo imponente che s’è spinto fino ai piedi dell’area commerciale di Zumpano, sfiorando la base di atterraggio dell’elisoccorso alle “Cannuzze”. Tante case sfiorate, abitazioni svuotate dalle vacanze che sono state difese dai vigili del fuoco e dai tanti volontari. Ieri il sindaco di Zumpano, Fabrizio Fabiano, s’è detto orgoglioso della reazione della gente che ha difeso ogni centimetro della sua terra. «Il Comune di Zumpano ha vissuto giorni di grande tensione e preoccupazione a causa dell’incendio che ha infuriato per due giorni consecutivi nel nostro territorio. Partito a ridosso dell’argine sinistro del fiume Crati, lato Cosenza, spinto dal vento il rogo è passato sul territorio di Zumpano, ha minacciato l’abitato, la zona commerciale e le aree circostanti, creando una situazione di emergenza senza precedenti. La risposta tempestiva e efficace della macchina organizzativa ha permesso di contenere i danni e garantire la sicurezza della comunità. Esprimo il mio più profondo ringraziamento a tutte le forze intervenute, che con dedizione e spirito di sacrificio, hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, sia durante la notte che nella lunga giornata di Ferragosto. Un plauso doveroso ai coraggiosi vigili del fuoco, con la collaudata presenza delle squadre di Cosenza e Rende coordinate con maestria dai direttori delle operazioni di spegnimento Marano, Saccomanno e Mandarino. Un sentito ringraziamento è altresì rivolto ai carabinieri di Celico, alla polizia provinciale, a Calabria verde con i suoi uomini e mezzi, e alla Prociv di Grimaldi e di Zumpano, tutti coinvolti in un’intervento sinergico che ha garantito un controllo costante sul devastante incendio. Poi, l’intervento con l’elicottero è stato fondamentale per spegnere gli ultimi focolai. Purtroppo, si contano oltre 66 ettari di terreno interessati dalle fiamme, ma la fortunata assenza di danni alle persone è motivo di sollievo e gratitudine».

Il bollettino di un’altra giornata di disastri comincia da Bisignano (riferisce Rino Giovinco), dove nel pomeriggio un rogo s’è sviluppato nel pomeriggio, minacciando un’attività di ortofrutta. Le fiamme hanno inghiottito cassettoni di plastica e pedane in legno. Altre fiamme a San Pietro d’Amantea, a Rogliano e Parenti dove sono arrivati anche i canadair. Ma, probabilmente, la porta dell’inferno è quella che si è spalancata a San Giovanni in Fiore. Probabilmente, un fulmine (come riferisce il nostro Mario Morrone) ha innescato le fiamme che si sono sviluppate a ridosso dell’Abbazia. Le lingue di fuoco hanno lambito alcune case e una pizzeria. Pericolo anche per la presenza in un magazzino di alcuni bomboloni di gas.

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