Cosenza

Domenica 24 Novembre 2024

Fiamme alte in tutto il Cosentino: da Sibari a San Marco Argentano, passando dal Tirreno per finire in Sila

Tre incendi hanno divorato il territorio per tutta la giornata di ieri. Ad opera di piromani, infatti, sono stati innescati ben tre roghi: zona Torre di Milone, zona contrada Altabella e sulla Provinciale per Castrovillari (nella zona detta “Stalla”). L'incendio che da subito ha destato preoccupazione è stato quello del Monte. A raccontare lo svolgimento delle operazioni, dopo essere stato informato da Mario Benedetto e Battista Di Bella, due cittadini che svolgono in maniera volontaria operazioni di avvistamento incendi ed anche, quando ne hanno la possibilità, di spegnimento, dal sindaco Giovanni Papasso che, appreso degli incendi, ha immediatamente informato la comandante dei vigili che insieme al vicecomandante hanno attivato la squadra di protezione civile comunale. Sul posto anche i volontari di Calabria Verde, provenienti dal Piemonte, la squadra manutenzione e l'autobotte comunale. È stato chiesto subito il supporto dell'elicottero che, purtroppo, essendo impegnato in altri luoghi, è giunto sul territorio intorno alle 14.30. Il rogo distrutto circa ottanta ettari di superficie. L'incendio dopo molte ore è stato domato. La squadra interforze ha lavorato fino a quasi le venti quando la visibilità iniziava a scarseggiare. Sul posto a vigilare sono rimasti i volontari di Calabria Verde. (lui.cris.) San Marco Argentano. Notte di fuoco che ha fatto registrare momenti d’apprensione quella tra venerdì e sabato nel territorio dell’Esaro: dal centro urbano di San Marco Argentano fino all’abitato di Sant’Agata d’Esaro, passando per la contrada Vaditari di Malvito. Entrando nel merito, nella tarda serata di giorno 16, un vasto incendio, domato solo nottetempo, è scoppiato nella tarda serata a ridosso della Villa comunale nel centro urbano sammarchese. Le fiamme sono divampate a poca distanza da una strada comunale ed hanno richiesto l’intervento di Vigili del Fuoco, Protezione civile, Polizia locale e volontari per riuscire a spegnere anche i piccoli focolai. Da parte di qualcuno, è riaffiorata l’idea che l’assenza di un distaccamento dei Vigili del Fuoco da queste parti crea notevoli disagi alla popolazione. E non basta che arrivino da Rende o da Castrovillari, come spesso avviene, perché bisogna purtroppo fare i conti con i tempi di percorrenza. Altre fiamme sono affiorate nella mattinata di ieri nei pressi di piazza San Francesco, dove il pronto intervento dei Vigili del Fuoco di Castrovillari e la nuova collaborazione della Polizia locale, prontamente sul posto, ha visto, utilizzando una pompa d’acqua predisposta dall’Amministrazione comunale in caso incendi, evitare il peggio. Nella cittadina santagatese, invece, l’incendio divampato verso le 23,30 di venerdì ha visto avere ragione delle fiamme poco prima delle 3 di notte, anche qui grazie ai Vigili del Fuoco che hanno completato lo spegnimento. alle operazioni di spegnimento hanno partecipato anche i Carabinieri Forestali, sezione Parco del Pollino. Altro episodio d’incendio, poi fortunatamente spento, quello della località Vaditari a Malvito. (ale.amo.) Paola. Le fiamme scoppiate, ieri mattina, nei pressi dell’ospedale San Francesco di Paola hanno minacciato di fare danni seri. Le lingue di fuoco sono arrivate addirittura a lambire i bomboloni dell’ossigeno. Le fiamme in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco sono state fronteggiate da alcuni dipendenti della struttura sanitaria. (fra.ma.sto.) San Giovanni in Fiore. Gli abitanti del Cognale a valle dell’anfiteatro alle spalle dell’Abbazia, la cui scarpata dà nelle acque del Neto, difficilmente scorderanno le lingue del fuoco che hanno lambito le loro case. Tutto dopo il rintronante fulmine che ha dato origine al rogo nel pomeriggio del 16, che sino a sera s’è propagato: bruciando orti, legna, e danneggiando anche alcune case. Un pomeriggio doloroso, che oltre la pizzeria “Abate” poteva davvero diventare un disastro, poiché al confine con la boscaglia c’erano pure dei bomboloni di gas. Momenti di terrore, con un pensionato di cui s’erano perse pure le tracce; mentre altri con tubi e bidoni di acqua cercavano di proteggere case, orti e vicinato. Tanti erano in confusione; altri sotto choc, mentre alcune ragazze piangevano per la disperazione. Encomiabile è risultata l’opera dei vigili del Fuoco del locale distaccamento che, supportati, dalla protezione civile, e dell’autobotte del Comune, oltre che all’intervento di alcuni elicotteri, hanno messo a sicuro prima le case del lato Cognale (zona ex Ipsia) e poi le altre oltre la pizzeria. A sera sembrava tutto finito, ed invece alcuni focolai ieri mattina, alimentati dall’afa e dal vento, hanno iniziato a propagarsi, tanto che è stato necessario l’intervento di alcuni Canadair. Poi verso le 15 di ieri, a 24 ore dal tuono, una pioggia estiva durata mezzora è stata provvedinaziale e finalmente è cessato pure il fumo. Intensificatosi nella notte da un altro grande incendio: visibile da San Giovanni, e sviluppatosi a valle dal tunnel “Castellano” (Statale 107), prima del confine con la provincia di Pitagora. L’ennesima macchia di vegetazione ridotta in cenere. (mar.mor.)

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