Straripa il torrente Scirocco. Nella periferia di Paola è ancora emergenza. A ogni violento acquazzone il torrente - quasi ai confini con San Lucido - esce dagli stretti argini portando fango, acqua e pietrisco sull’arteria che conduce al complesso monastico di Badia che da qualche tempo è diventato uno dei luoghi della memoria grazie all’associazione “Custodi di bellezza”.
«Sono tredici anni – spiega una residente – che ogni volta che la pioggia si fa più insistente il torrente Scirocco situato in via della Badia puntualmente straripa. E nessuno prende provvedimenti. Vengono solo effettuati piccoli accorgimenti. È un costante disagio per gli abitanti». La preoccupazione è quando arriverà la stagione delle piogge. Sul posto anche il capogruppo di minoranza Andrea Signorelli e l’attivista di Rbc Francesco Eboli. «Siamo ancora ad agosto e, dopo due mesi di siccità, è arrivata finalmente la pioggia. Ma sono giunti anche altri problemi legati all’incuria dei corsi d’acqua e, soprattutto, alla mancanza di interventi su quei punti critici e fragili del nostro territorio».
È il caso appunto di zona Badia. «I residenti ricordano bene le promesse – affermano Signorelli e Eboli – ripetute a ogni campagna elettorale, con cui si assicurava la risoluzione del problema alluvionale. La soluzione fu allora individuata ma è rimasta una mera promessa elettorale. La costruzione di un piccolo ponte sotto al quale far defluire le acque improvvise e sopra al quale far transitare in sicurezza gli abitanti di quella zona che oggi sono isolati e si sentono anche abbandonati dalle istituzioni. Non serve a nulla inviare la ruspa per sgombrare la strada dai detriti; le prossime piogge ripresenteranno il conto e la piccola stradina diventerà sempre più piccola a causa del suo sgretolamento».
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