«Inquietante definire la mancanza di conformità urbanistica un “vizio di forma”, significa giustificare l’abusivismo». Nessuna distensione nei rapporti tra il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi e il presidente dell’Autorità portuale Andrea Agostinelli riguardo al progetto di investimento nel porto di Corigliano da parte di Nuovo Pignone Baker Hughes.
Il primo cittadino ribadisce la volontà dell’esecutivo. Toni alti in vista della conferenza dei capigruppo consiliari straordinaria convocata per il 31 agosto, a cui sono stati invitati a partecipare, oltre ai capigruppo che siedono in Consiglio comunale, anche i sindacati, il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, e il management della società investitrice. «Credo, sinceramente, che l’Autorità di sistema – incalza Stasi – piuttosto di esprimere concetti tanto astrusi, in questi mesi avrebbe dovuto e potuto recuperare 30 anni di inerzia imbarazzante, ovvero la mancata realizzazione di un Piano regolatore del Porto, lavorando alla stesura del documento di Programmazione strategica, percorsi sui quali invece si continua a restare ingiustificatamente immobili». Il primo cittadino non fa sconti e sottolinea come l’assenza di un Piano regolatore portuale implica la totale mancanza di pianificazione, quindi, di prospettive di sviluppo alle quali lavorare. Non arretra neanche su gli inviti al confronto, visto che «da ottobre ad oggi, l’Ads avrebbe potuto convocare più di una nuova conferenza dei servizi, dando agli enti la possibilità di esprimersi, ed avviare la pianificazione del porto, da condividere col Comune, ma a parte le interviste, nulla di fatto». Ritenuto inquietante dal sindaco Stasi anche il definire i termini del ricorso di un altro ente pubblico «dilatori»: «Un termine che personalmente non userei mai nemmeno nei confronti di un privato».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia